Le infinite possibilità dell’olio essenziale di agrumi come parte integrante del processo creativo
Dietro la creazione di un profumo c’è un mondo fatto di elementi naturali e competenze specifiche sempre più interconnessi che corrono veloci verso orizzonti di nuove possibilità olfattive e creative.
Ce ne parla il dottor Gianfranco Capua, Presidente del Board di Capua 1880, l’azienda di famiglia oggi alla quinta generazione radicata nell’unico posto al mondo in cui cresce il bergamotto, frutto ibrido che nasce dall’incrocio tra limone e arancia amara. Il 95% dell’olio essenziale prodotto da questa azienda export-oriented, leader nel comparto degli oli essenziali di agrumi, è destinato alla cosmetica e profumeria.
“Negli ultimi 7-8 anni, il ruolo delle materie prime naturali nella creazione delle fragranze e in cosmetica è cresciuto molto, e sono sempre di più i clienti che si informano sulla presenza del prodotto naturale nelle fragranze. Questo dato è fondamentale per attivare la comunicazione con il consumatore attento di oggi e veicolare un concept di prodotto che trasmetta non solo la qualità della materia prima presente, ma anche il valore che l’azienda produttrice attribuisce alla ricerca qualitativa.
A titolo di esempio, il bisogno di raccontare al consumatore le origini di una fragranza attraverso i luoghi di coltivazione della materia prima, la presenza massiccia e rassicurante della componente naturale e tutto il sapere, la passione e l’esperienza di chi s’impegna per offrire ulteriori possibilità di espressione all’arte della profumeria e della cosmesi, ha spinto marchi del lusso come Dior e Guerlain a realizzare dei veri e propri cortometraggi sul territorio.
Solo negli ultimi anni, il ruolo di noi produttori di materie prime per la cosmetica e la profumeria è diventato sempre più centrale, non solo per la produzione ordinaria dell’olio essenziale, ma soprattutto per la produzione delle specialties, ossia gli oli essenziali selezionati su specifiche richieste olfattive del profumiere.
Oggi si assiste ad un’evoluzione delle competenze del produttore di materie prime naturali, che non si limitano più come un tempo all’ambito produttivo ed estrattivo, ma investono la sua capacità di selezionare il prodotto e capire ed interpretare le esigenze del profumiere.
Ma le dinamiche del settore sono soggette a diverse variabili in relazione al prodotto naturale, e tutte concorrono ad estendere il ventaglio di possibilità creative a disposizione.
La prima riguarda il fatto che il prodotto naturale varia enormemente durante il periodo di raccolto – per i prodotti agrumari è di 3/4 mesi, in relazione al tipo di agrume – nel corso dei quali avviene la maturazione; ogni grado di maturazione genera un carattere olfattivo estremamente diversificato.
Poi c’è il posizionamento e l’orientamento dei giardini – nel nostro caso, per il bergamotto, lungo la costa jonica meridionale calabrese –, che conferisce qualità olfattive dissimili all’olio essenziale.
In ultimo le tecniche estrattive a freddo, a caldo, per distillazione o frazionamento, che generano ingredienti e oli essenziali con molecole olfattive diverse. Questo aspetto, che ai tempi di mio padre rappresentava un problema perché indicava qualità differenti da quelle richiesta dai clienti ordinari, oggi invece rivela nuove e più interessanti materie prime, che i clienti selezionano e diversificano sempre di più per dare un’identità olfattiva specifica al loro progetto creativo.
In base al grado di maturazione, al posizionamento del terreno di coltura e alla nostre capacità tecniche, si espande dunque il gamma di caratteristiche olfattive e, parallelamente, si estendono le possibilità creative a disposizione dell’arte della profumeria. Proponendo al profumiere le moltissime opportunità che la natura ci offre, ad esempio nel caso del bergamotto, abbiamo ampliato la portata dell’utilizzo della materia prima, andando oltre l’ordinario e il già visto, generando così nuove idee, stimoli e motivazioni creative.
Non dimentichiamo che il profumiere è un artista, e come tale ha bisogno di esplorare strade sempre nuove miscelando note olfattive inattese che generino fragranze innovative. Presentare ai clienti le nostre proposte, frutto di studio sulle tendenze, ricerca e tecnologie estrattive, riuscire ad interpretare con successo le loro necessità olfattive, è un momento molto stimolante che ci vede parte integrante del processo creativo.
Il nostro lavoro è un continuo esercizio di bilanciamento tra quanto la materia prima offre, ricerca e sviluppo: implementare questo aspetto con l’applicazione di tecniche estrattive sempre più sofisticate, ci consente di rendere disponibile al meglio ciò che esiste in natura per dare all’arte della profumeria nuove e stimolanti opportunità”.
La scommessa più importante? Guardare al futuro con uno sguardo sempre nuovo senza dimenticare una storia di eterna passione.