Come avrebbe potuto rispondere la scuola alle esigenze imposte dall’emergenza sanitaria, in velocità e in assenza di precise linee guida, senza la creatività, il senso di responsabilità e la capacità di reinventarsi dei docenti?
L’incertezza e la volubilità del nostro tempo condizionano andamento e orientamenti del mercato del lavoro, le cui continue trasformazioni possono anche rappresentare uno stimolo positivo. Come? Spingono le menti più brillanti e audaci a scegliere percorsi formativi che si discostano dalle strade già battute, ad associare competenze ed esperienze diverse facendole convergere verso una direzione comune, osare ibridazioni insolite potenzialmente produttive e funzionali.
Dall’osservazione dello scenario occupazionale del nostro tempo si registra, in particolare nel settore della cosmesi e del benessere, la presenza di nuove professioni emergenti nate dall’evoluzione del mercato e dall’analisi dei comportamenti dei consumatori.
I giorni di nebbia del Covid 19 rischiano di avere conseguenze permanenti sul terreno dell’occupazione e ora che si comincia a intravedere un orizzonte, scorgiamo due orientamenti prevalenti, entrambi figli della necessità di essere flessibili e della capacità di adattarsi al cambiamento: la disposizione a dar vita ad una nuova, innovativa e originale identità professionale nel settore di riferimento, e la cosiddetta restartability, ossia l’abilità di reinventarsi, ripartire da zero. Una dote che va allenata.
Nel primo caso, l’evoluzione del settore cosmetico rappresenta un ambito ideale in cui spendere, affinare e arricchire competenze pregresse, ma anche per crearne di nuove, scegliendo una formazione come il Corso per Informatore Cosmetico Qualificato: qualitativamente ineccepibile, aggiornata e ad ampio spettro per lasciare spazio a costruttive ibridazioni connessioni di saperi e skills. E’ dalla contaminazione di discipline apparentemente divergenti che nascono nuove figure professionali che rispondono sempre meglio ai bisogni inespressi dei consumatori più evoluti. Il Consulente Cosmetico in farmacia, ad esempio, è sicuramente un riferimento centrale del reparto e dell’intera farmacia, canale retail in cui il consiglio sulla salute passa molto anche dalla cosmetica e in cui la comunicazione di spessore del professionista diventa un valore imprescindibile. Coniugare una laurea in Marketing e Comunicazione con la formazione multidisciplinare e specifica del Corso ICQ, diventa un plus di pochi che definisce in modo unico il proprio CV.
Nel secondo caso, un trasferimento, la perdita del lavoro oppure altre ragioni contingenti possono diventare l’occasione per decidere di osare, affrontare un nuovo inizio, trasformare una passione in professione.
Il nuovo paradigma del lavoro è l’unità, possibile con l’“organization crafting” o “job crafting”, dinamica in cui le persone partecipano attivamente alla progettazione dell’organizzazione interna e le imprese sono il risultato della complessa interazione tra professionisti.
In uno scenario lavorativo fluido come quello del nostro tempo, aziende e punti vendita richiedono che le competenze professionali dei propri collaboratori si integrino con la capacità di adattamento e l’attitudine personale di saper cogliere ogni occasione per crescere, anche considerando formazione sul campo le ore di lavoro (training on the job). Si fa strada la necessità di dare un senso a ciò che si fa ed a riempire di valore le attività che ci vedono impegnati sia nella vita privata che professionale. E forse è vero – come insegna Epicuro – che ogni momento è buono per occuparsi del proprio benessere. A partire della scelta di lasciare strade certe (?) per abbracciare quel nuovo noi che ritrova finalmente l’audacia di dare ascolto a desideri e passioni.