On e off line: insieme, è meglio
Tra il 2013 e il 2019, le aziende convinte che l’e-commerce rappresenti non solo uno dei canale di vendita strategicamente efficaci, ma uno strumento per far conoscere le proprie linee di prodotto, mission e orientamenti, sono passate dal 57% al 75%. Nove aziende su dieci credono che l’e-commerce possa portare maggiori risultati solo se si partecipa alle conversazioni in rete, e questo spiega il fiorire di influencer e blogger, talvolta non pienamente qualificati per parlare con autorevolezza di cosmetica. Un fenomeno che rischia di diventare un boomerang per le aziende in quanto, se non controllato, può produrre un flusso di informazione carente, fuorviante o addirittura scorretto.
A ben guardare, ciò che sta trasformando il mercato non è il canale online ma il potere dato dalla connettività, utilizzata per informarsi sulle caratteristiche dei prodotti, consultare o postare le proprie esperienze al riguardo, confrontare prezzi e testimonianze, localizzare il punto vendita e altro ancora.
L’e-commerce è a tutti gli effetti un vero e proprio canale di vendita, con regole e figure professionali dedicate, che deve integrarsi e completarsi con gli altri canali offline.
“Attraverso l’e-commerce, molti stanno sperimentando, una modalità più diretta di rapporto fra brand e consumatore – osserva il presidente di Cosmetica Italia Renato Ancorotti – e, sebbene i numeri dell’online siano ancora piccoli rispetto a paesi come gli Stati Uniti, indicano che i brand stanno iniziando a gestire il diverso ruolo dei diversi canali, con il punto vendita che diventa il luogo in cui il consumatore si avvicina al brand a livello esperienziale mentre finalizza l’acquisto sul web: un’attitudine destinata a crescere.”
Un trend già in espansione. I punti vendita plurimarche di cosmetica e dermocosmetica iniziano a comprendere il valore aggiunto di personale specializzato a presidio del reparto, preposto ad accogliere il potenziale cliente, ascoltarne i bisogni, fornire un consiglio personalizzato e competente e una gamma di servizi, contribuendo a dare alla persona più di un buon motivo per tornare. Non dimentichiamo quella parte consistente di consumatori over 60 che ha scarsa dimestichezza con social, app e dispositivi elettronici e che all’ordine online preferisce il contatto personale con l’operatore di riferimento.
“La formazione – sottolinea Ancorotti – sarà un aspetto sempre più cruciale”.
Dati: Beauty Report Cosmetica Italia,
2019