Ognuno di noi sa che molto di ciò che facciamo dipende dalle persone che siamo, non solo dalle competenze. Alcune capacità maturano con noi; altre – forse – possono essere assimilate, ma solo se nel profondo se ne comprendono valore e benefici. Le sollecitazioni tecniche e culturali che l’Informatore Cosmetico Qualificato riceve in aula vanno in questa direzione, in quanto favoriscono la presa di coscienza e la maturazione di nuove skill che, nella professione, faranno la differenza.
Nel bagaglio dell’ICQ non può mancare la capacità di mettersi nei panni dell’altro. Un’espressione spesso abusata che solo a tratti si produce concretamente nel compiere lo sforzo di calarsi nel modo di vedere e sentire di un’altra persona per comprendere come il suo vissuto e la sua storia condizionino la sua visione della realtà: cosa ben diversa dal ‘cosa faremmo noi – con la nostra esperienza – se fossimo al suo posto.’
Si tratta di un’operazione difficile che può prodursi solo in presenza di una forte spinta motivazionale e di un certo grado di empatia che, per un breve lasso di tempo, ci consentono di mettere da parte il nostro punto di vista e le nostre mappe mentali, ossia tutto quanto ha influito nel nostro modo di affrontare la realtà: se non ‘usciamo’ da noi, non ce la faremo.
Come sappiamo, l’empatia porta con sé la capacità di ascolto, che definisce il perimetro entro cui si celebra tale liturgia: prima di esprimere la nostra opinione, dobbiamo essere certi di aver ben compreso il senso delle parole dell’altro – ascoltando, chiedendo chiarimenti, mostrando segni di un interesse reale che farà sentire la persona accolta, abbassando le sue difese e allontanando eventuali pulsioni al conflitto.
Una volta create le condizioni per un dialogo strategico, ognuno esprimerà i propri pensieri liberamente e lo scambio verbale avverrà in assenza di prevaricazione: nessuno è lì per convincere, modificare o sottomettere il pensiero dell’altro. Tutto questo ci permette di stabilire delle relazioni efficaci perché ci aiuta a capire intenzioni, desideri, necessità degli altri e agire in modo opportuno e misurato.
Accogliere il punto di vista altrui per comprenderne fino in fondo le ragioni e fornire soluzioni fa bene alle relazioni sia nella sfera pubblica che privata, allontanando il pregiudizio e quell’atteggiamento distaccato e scostante che tanto ci infastidisce negli operatori dei punti vendita.
Ultimamente si parla tanto di rimettere la persona al centro, soprattutto in ambito professionale, per generare relazioni efficaci e durature. Facciamolo. Partendo da noi.
Per maggiori informazioni su corsi, seminari e attività visita https://www.informatorecosmeticoqualificato.it