Smog e pelle

Smog, cosmetici e invecchiamento cutaneo. Quale relazione lega questi elementi? Come possiamo difenderla dalle aggressioni esterne?

Quello degli effetti dello smog sulla pelle è una tema di grande attualità, soprattutto per chi vive nelle grandi città ed è a contatto ogni giorno con idrocarburi e polveri sottili.

Gli inquinanti infatti non hanno solo effetti (negativi) sull’ambiente, ma anche sulla cute e sui capelli.

Per la pelle, che è un organo di assorbimento, gli effetti dello smog sono più complessi: oltre a renderla spenta ed opaca, lo smog favorisce l’insorgenza di macchie e rughe.

Quello che accade alla pelle ce lo spiega un vero esperto del settore: il Prof. Giovanni D’Agostinis, cosmetologo esperto di fragranze, docente al Master in Scienze cosmetiche dell’Università di Ferrara e del corso ICQ, Coordinatore della Scuola di profumeria Accademia Tecniche Nuove-Università di Ferrara e Direttore scientifico della rivista Kosmetica.

Prendendo spunto da alcuni temi da lui affrontati durante il seminario tenutosi ad Esxence (cfr video) , abbiamo voluto capire meglio le caratteristiche degli Urban Cosmetics, cosmetici di nuova generazione studiati per difendere la pelle dagli agenti esterni e dallo smog.

1- Partiamo dalla base: qual è la funzione dei cosmetici? 

I cosmetici hanno lo scopo di rallentare i cambiamenti morfologici della pelle e aiutarci a stare bene con noi stessi

I cosmetici hanno lo scopo di rallentare i cambiamenti morfologici della pelle e aiutarci a stare bene con noi stessi; più propriamente si può parlare dei cosmetici come di prodotti che ci aiutano a mantenere in buono stato la cute.

Ma che cosa significa esattamente mantenere in buono stato la cute? Significa mantenerla pulita, proteggerla dalle aggressioni dell’ambiente esterno (freddo, sole, smog) e garantire l’idratazione ottimale. Non dimentichiamoci che una pelle ben idratata è una pelle più elastica e meno soggetta alla comparsa delle rughe.

Altra importantissima funzione dei cosmetici è quella di rallentare gli effetti dell’invecchiamento, un processo fisiologico sostanzialmente irreversibile, accelerato da agenti esterni e da fattori ambientali: stile di vita, sole, freddo, stress, fumo, smog, alimentazione…

 2-E’ vero che radiazioni solari e lo smog sono tra le principali cause della formazione dei radicali liberi?

Sì, è così e alcuni studi lo dimostrano chiaramente: la pelle di chi vive in grandi aree metropolitane dimostra almeno un paio di anni in più della propria età.

Quali sono gli effetti dello smog sulla pelle?

Questo accade perché i raggi UV, uniti agli agenti inquinanti (smog, fumo di sigaretta, polveri sottili…) a cui sono costantemente esposte le pelli di chi vive in città, hanno l’effetto di stimolare la formazione di radicali liberi, che attaccano la struttura del DNA diminuendone la funzione di controllo del metabolismo cellulare.

Nel caso dei raggi solari abbiamo effetti diversi a seconda della tipologia di raggi: gli UVB (raggi corti) sono quelli che provocano eritemi e scottature, mentre i raggi UVA (raggi lunghi che non vengono schermati dalle nuvole o dai vetri) sono dannosi perché penetrano in profondità e danneggiano elastina e collagene.

E’ perciò necessaria una protezione del DNA, sia attraverso l’utilizzo di filtri chimici o fisici, ma anche fornendo alle cellule le sostanze base per la ricostituzione della struttura danneggiata: Nucleotidi da lievito, Glicoproteine vegetali (es. quelle da Ginseng rosso coreano).

3-Si parla di una nuova generazione di cosmetici, definiti Urban Cosmetics. Di che cosa si tratta?

Per la difesa dagli inquinanti atmosferici, e in particolare dai metalli pesanti e dai benzopireni, è nata una nuova classe di cosmetici, che si possono definire “Urban Cosmetics”.

Urban Cosmetics, cosmetici che contrastano gli effetti dello smog

Tra gli ingredienti più innovativi usati in questi cosmetici troviamo l’alga di Klamath, un alga monocellulare che cresce nell’Oregon meridionale, che ha un eccezionale potere antinfiammatorio, antiossidante e di difesa del DNA, ma anche fermenti lattici, estratti meristematici cellulari di Marrubbio, un erba spontanea che si può trovare anche nei nostri campi, e Oryza sativa (riso).

4- Molto spesso quando si parla di cosmetici si sente parlare di attivi emollienti. Che cosa sono?

Gli emollienti sono delle sostanze che rendono la pelle più morbida e liscia. Sulla superficie cutanea formano una sottile pellicola che ha il compito di limitare la perdita d’acqua transepidermica (TEWL) ed assicurare l’idratazione.

Una volta come emollienti si usavano lipidi di provenienza animale o petrolati, ma oggi non è più così: nello studio di un nuovo cosmetico dermoaffine e funzionale, si utilizzano sempre di più sostanze lipofile di origine vegetale, come oli, burri e cere.

Si tratta di sostanze dermoaffini, molto diverse da quelle proposte dalla cosmesi tradizionale spesso legata agli oli minerali occludenti, surgrassanti o troppo lubrificanti.

5- Che differenza c’è tra oli e burri? Quando si usano gli uni e quando gli altri?

Oli e burri sono emollienti efficaci e si differenziano per viscosità e per struttura chimica. Il formulatore predilige l’uso degli uni o degli altri in base a ciò che si prefigge di ottenere come perfomance o texture.

A livello cutaneo, rinforzano la barriera e sono in grado di nutrire la pelle in profondità. Tra gli oli più importanti troviamo quello d’oliva, di riso, d’argan, d’avocado, di semi di Melograno, di Babassù, di canapa, di Neem e di Macadamia, mentre per i burri citerei quello di cacao, di karité, di mango e di illipe.