Ecommerce: crescono gli acquisti online anche di prodotti cosmetici. I plus? Ampio catalogo, offerte e servizio 24h. Gli ostacoli? Li scopriamo insieme a Giovanna Hotellier di Human Highway.
I dati sull’ecommerce presentati da Human Highway, in occasione della presentazione del portale di ecommerce beauty Delinda, parlano chiaro: il futuro, per l’ecommerce, è davvero roseo.
Riflettiamo su questi numeri: in Italia nel 2015 gli acquirenti online sono stati 18.8 milioni, di cui 12,8 abituali, per un fatturato intorno ai 21 miliardi di euro.
Numeri di tutto rispetto ma, quel che è ancora più interessante, destinati a crescere.
Se spostiamo l’attenzione sul settore cosmetico, ci accorgiamo che la situazione è un po’ diversa e il mercato è ancora “acerbo”.
I numeri sono ancora bassi rispetto ad altri settori in cui l’online si è affermato da tempo (viaggi, tecnologia…), tuttavia il cosmetico resta uno dei business più appetibili per l’ecommerce.
Il valore degli acquisti nell’ultimo anno è cresciuto del 22%, e dei 4,7 milioni di acquirenti online quasi la metà non sono acquirenti saltuari (hanno acquistato più di una volta in sei mesi).
Il tasso di riacquisto supera il 60% a dimostrazione che “chi prova, ritorna” perché i vantaggi- è innegabile- sono tanti: convenienza, ampiezza catalogo, possibilità di acquistare quando si vuole e dove si vuole prodotti/brand che difficilmente troveremmo nelle insegne tradizionali…
Molti i motivi che spingono all’ecommerce, ma altrettanti quelli che ancora ne frenano l’ascesa. A parlarcene è Giovanna Hotellier, Ricercatrice di Human Highway.
1- Il successo dell’ecommerce è innegabile, tuttavia nel settore cosmetico esistono ancora dei freni alla sua definitiva affermazione. E’ davvero così?
Sì, lo è. Chi non ha ancora acquistato cosmetica online è frenato da considerazioni legate al costo delle spese di spedizione, ma soprattutto legate all’esperienza stessa: acquistare in negozio è divertente, si possono vedere, toccare, annusare e provare i prodotti, si possono chiedere consigli e suggerimenti agli addetti alle vendite.
Un’esperienza a 360 gradi a cui non si vuole rinunciare.
2- Quali sono le leve che potrebbero indurre il consumatore a superare gli svantaggi legati all’acquisto online e a spingerlo invece verso l’ecommerce?
Per convincere questo segmento ad acquistare online occorre studiare promozioni sulle spese di consegna (es. prevedere una formula di spedizione gratis per il primo acquisto), pensare a un sito con schede prodotto chiare e dettagliate (magari con il consiglio di esperti), dare la possibilità di provare i prodotti inviando campioncini e tester, puntare su un’offerta di prodotti non facilmente reperibili nei negozi tradizionali
3- Possiamo tracciare il profilo del tipico acquirente di cosmetici online?
In due casi su tre è una donna, giovane ma non troppo, residente nelle grandi città (dove gli acquisti online sono diventati un’abitudine consolidata) oppure nei piccoli centri (dove non è scontato trovare nel negozio sotto casa prodotti di cosmetica, soprattutto se si hanno esigenze specifiche).
4- Perché, secondo lei, chi compra cosmetici online è spinto dalla pubblicità in misura maggiore di quanto accade per altri prodotti?
Il settore della cosmetica è ancora relativamente nuovo all’ecommerce e gli acquirenti stanno scoprendo la modalità di acquisto via Internet in ritardo rispetto ad altri settori. In queste fasi iniziali di scoperta è tipico che chi si approccia a questo nuovo mondo faccia maggiore affidamento alla pubblicità e alle ricerche sul Web.
5- Quali sono i prodotti cosmetici più venduti online?
Profumi e prodotti per la cura del corpo.
6- Come stanno reagendo le insegne tradizionali all’avanzata dell’ecommerce?
È innegabile che la tendenza sia verso l’ibridazione dei canali: da un lato, vedremo i vari canali influenzarsi e alimentarsi l’uno con l’altro e dall’altro e dall’altro, il cliente scegliere le modalità di acquisto a lui più congeniale in funzione del momento e delle sue esigenze.
Oggi il mondo retail è consapevole di quanto sta accadendo e le reazioni non si sono fatte attendere.
Le insegne sanno che i consumatori che arrivano in negozio sono molto informati sul prodotto e sulle possibili alternative, perciò la maggior parte di loro si sta organizzando per rendere possibile anche l’acquisto online. Il 44% delle insegne propone ai propri clienti un’App, che in alcuni casi può essere usata anche in negozio per supportare, con consigli e promozioni mirate, l’acquisto tradizionale.
In questo modo si fidelizza il cliente all’insegna e si evita che passi ad un altro prodotto.