Chi sono i comunicatori 2.0? Come si rapportano con i nuovi opinion leader: blogger, ambassador, influencer? La parola a Benedetta Boni, Responsabile Comunicazione di Cosmetica Italia.
Chi sono i comunicatori ai tempi dei social? Perché, oggi, le cose nel mondo della comunicazione sono molto diverse da qualche anno fa.
Un tempo era più facile orientarsi: c’erano i giornalisti, gli addetti stampa, i testimonial influenti, c’erano stampa, radio e TV.
Oggi tutto è cambiato. Ai “vecchi” media se ne sono affiancati altri, che hanno un linguaggio e regole propri, e il mondo della comunicazione si è fatto più complesso: ovunque si parla di blogger, influencer, ambassador, youtuber…
In questo nuovo scenario gli utenti sono diventati a loro volta comunicatori e portatori di un messaggio: peccato che ai tempi dei social nessuna opinione sia fine a se stessa, ma basti un clic per diventare una preferenza o un’aspra critica. E guai a sottovalutare tutto questo.
Di fronte ad uno scenario in continuo divenire come quello descritto sorge spontaneo chiedersi: come si diventa comunicatori oggi? Quali sfide devono affrontare i comunicatori ai tempi dei social? Le risposte in questa intervista a Benedetta Boni, Responsabile Uff. Stampa e Comunicazione di Cosmetica Italia.
1- Dott.ssa Boni di quali competenze necessitano i comunicatori odierni che operino in ambito cosmetico? Sono necessarie anche competenze tecnico- scientifiche?
Sempre più il mondo della comunicazione richiede competenze e profili adeguati ad un ruolo dal peso crescente all’interno di aziende, enti, associazioni che vogliano far conoscere a pubblico e stakeholder la propria realtà.
I comunicatori possono avere alle spalle percorsi formativi differenti, dalla laurea in filosofia a quella in scienze della comunicazione o in lettere e lingue straniere, anche se non mancano casi di studi scientifici. Molto importanti per l’individuazione del proprio campo d’azione risultano le specializzazioni post laurea, che spesso indirizzano verso un settore piuttosto che un altro. È inevitabile, dunque, che ogni ambito professionale richieda una preparazione specifica.
L’attività di comunicazione e media relations legata al settore cosmetico e, nel caso specifico, ad una associazione di categoria, ad esempio, non può prescindere dalla conoscenza delle linee guida che disciplinano la produzione e la vendita di prodotti cosmetici in Italia e in Europa, così come è strettamente legata allo studio e all’approfondimento di alcune specifiche issue del comparto, dai claim agli ingredienti, passando per il tema della sostenibilità.
Per i comunicatori sono fondamentali le relazioni con gli organismi di disciplina, tra cui AGCM e IAP. In questo percorso di specializzazione, risultano utili corsi di formazione e seminari ad hoc. Anche Cosmetica Italia Servizi ne propone una vasta gamma, che include tematiche di regulatory, marketing, internazionalizzazione e sviluppo manageriale (cfr www.cosmeticaitaliaservizi.it).
2- Rispetto a qualche anno fa il mondo della comunicazione è profondamente cambiato e si sono fatte strada realtà come il web e i social. Come si rapportano i comunicatori con questo nuovo contesto? Il linguaggio dei social è diverso da quello dei media tradizionali? In che modo?
«Negli Stati Uniti la radio ha impiegato trent’anni per raggiungere sessanta milioni di persone, la televisione ha raggiunto questo livello di diffusione in quindici anni; internet lo ha fatto in soli tre anni dalla nascita del world wide web».
L’ormai nota affermazione del sociologo Manuel Castells aiuta a inquadrare la questione e a definire la portata del fenomeno dei nuovi media.
Blog, forum, social network e app non hanno preso il posto dei media tradizionali, pur al centro di profonde trasformazioni, ma si sono sommati a essi con regole e dinamiche proprie che richiedono una specifica strategia di comunicazione. I nuovi sistemi digitali hanno ampliato la gamma degli strumenti a disposizione e hanno imposto tempi e ritmi nuovi, più veloci rispetto al passato.
La possibilità di interagire, commentare e condividere i contenuti ha aperto la questione della gestione delle interazioni, che necessariamente deve muoversi alla stessa velocità del web e adottarne il linguaggio. Questa evoluzione digitale ha posto i comunicatori di fronte a una sfida inedita, dove creatività e confronto sono all’ordine del giorno, e al contempo ha offerto loro nuove opportunità, una maggiore libertà d’azione e un ventaglio di alternative impensabili fino a pochi anni fa: non solo testi e parole, ma anche infografiche, immagini e video sul web possono raccontare, in qualsiasi momento, storie e trasmettere messaggi.
Un approccio nuovo, accompagnato da un linguaggio fresco e coinvolgente, che non solo parla all’utente trasmettendogli contenuti, ma lo stimola e lo invita, solo per fare alcuni esempi, a entrare a far parte di una community, a esprimere il proprio parere, a partecipare a contest e manifestazioni.
3- Con l’avvento dei social sono nate delle nuove influencer: le blogger. Quali sono le caratteristiche di queste nuove opinion-leader?
Anche il lessico contemporaneo racconta il progresso digitale con termini assimilati dal mondo anglosassone. Influencer è uno di questi. Blogger e youtuber appartengono a questa categoria, che trova declinazione a seconda dell’ambito di “influenza”. Il settore cosmetico e, in modo più allargato quello riferito al benessere, conta numerose beauty blogger.
4- Qual è il loro background? E’ giusto studiare delle iniziative (di formazione, di comunicazione..) dedicate a loro?
Si tratta di figure con background eterogenei e diverse per età e formazione: tra loro c’è chi, pur mantenendo il proprio impiego (spesso legato ad ambiti diversi dalla cosmetica), si è avvicinata a questa nuova realtà per passione o per gioco e ci si dedica solo nel tempo libero; e chi, invece, ha trasformato questa attività in una vera e propria professione: Clio Zammatteo è l’emblema di questo percorso grazie al blog Cliomakeup.
Le blogger che sono riuscite a ottenere maggiore successo sono quelle che hanno costruito i loro messaggi affidandosi a fonti serie e verificate, guadagnando così credibilità e la fiducia dei follower.
Per loro Cosmetica Italia, da sempre impegnata in un dialogo quotidiano con i diversi media, nel 2013 ha dato vita a un progetto formativo ad hoc: “Gli incontri di Abc-cosmetici”. Rimandando al sito www.abc-cosmetici.it, creato per accompagnare un consumatore sempre più evoluto e attento alla ricerca di cosmetici caratterizzati da alta affidabilità e funzionalità tecnica (il portale offre dettagliate informazioni per una migliore conoscenza dei prodotti cosmetici e dei loro ingredienti con infografiche, video consigli, un glossario e una sezione scientifica sempre aggiornata), l’Associazione incontra periodicamente, in un clima informale ed amichevole, una selezione di influencer organizzando incontri tematici con esperti, confronti con imprenditori, visite a siti produttivi, laboratori di analisi o manifestazioni di settore.
L’obiettivo è quello di diffondere una corretta informazione del comparto cosmetico e dei suoi prodotti anche tra coloro che, pur occupandosene, restano esclusi dai circuiti tradizionali di comunicazione riservati ai media tradizionali. Cosmetica Italia ha costruito un sincero, solido e continuativo dialogo con la blogosfera: una sinergia che ha permesso di ridurre significativamente la circolazione sul web di bufale, allarmi ingiustificati e falsi miti riferiti al settore.
5- I social sono la nuova agorà: una piazza (virtuale) dove esprimere commenti, opinioni e giudizi. In questo scenario, dove si colloca la figura del responsabile comunicazione/ pr?
Nel caso di una associazione di categoria, è indispensabile conoscere ciò che avviene sul web, quali sono i temi caldi, chi sono i maggiori influencer. Ciò non significa dover inevitabilmente entrare nel dibattito della piazza virtuale. Il maggiore sforzo è quello che si compie a monte, cercando, anche con strumenti ad hoc e un piano mirato di digital pr, di diffondere una corretta informazione sul settore e i suoi prodotti.
Sempre all’interno del progetto di Abc cosmetici, Cosmetica Italia ha sviluppato in collaborazione con l’Unione Nazionale Consumatori l’app “Cosmetici”.
L’applicazione è ricca di contenuti che aiutano a leggere le etichette, a conoscere la durata dei prodotti, a sapere quali sistemi di sicurezza vengono adottati. Non manca un’area con le risposte alle domande frequenti dei consumatori, mentre, nella sezione “Consigli” sono disponibili anche i video degli esperti che spiegano le regole da rispettare per l’utilizzo dei cosmetici. E se si vuole sapere qual è il proprio grado di conoscenza in materia basterà fare i test “Conoscere i cosmetici”, “Le etichette dei cosmetici” e “L’utilizzo dei solari”.
È invece nata dalla collaborazione con Commissione Difesa Vista, l’app “Sole Amico”, anch’essa scaricabile gratuitamente da App Store e da Play Store. Si forniscono consigli basati sia sulle condizioni esterne (luogo, ora e raggi UV) che sul particolare fototipo dell’utilizzatore, su come proteggere occhi e pelle in modo adeguato per evitare danni alla salute.
Si tratta di uno strumento affidabile i cui contenuti scientifici sono stati forniti da personale medico specializzato (oftalmologi e dermatologi) seguendo le direttive della letteratura medico-scientifica nazionale ed internazionale in materia.