Viaggio tra i nuovi principi attivi

Una nota cosmetologa, Giulia Penazzi, ci accompagna alla scoperta dei nuovi principi attivi anti-age e del mondo dei solari.

Giulia Penazzi è una nota cosmetologa. Suoi alcuni dei testi di di cosmetica molto apprezzati dagli addetti ai lavori, ma anche da chi segue il mondo cosmetico solo per passione, come “Cosmetica Anti-age” a “La pelle e i cosmetici naturali” fino a “ Come sono fatti i cosmetici”.

Grazie alla sua grande esperienza è diventata un autorevole guida per il mondo cosmetico, mentre con la sua capacità di parlare (e scrivere) di scienza e tecnologie cosmetiche anche a chi non è del mestiere si è fatta conoscere-e apprezzare- dal vasto pubblico delle beauty-addicted. Per questi motivi, ci è sembrata la persona giusta a cui rivolgere alcune domande sui nuovi principi attivi e, vista la stagione, anche sui solari.   

1- Quali sono i “nuovi” principi attivi anti- age su cui si sta puntando maggiormente? E gli evergreen?

Nel mio libro Cosmesi Anti-age (Ed. Tecniche Nuove 2010) descrivo gli attivi anti-age suddividendoli in categorie, in base alle funzionalità. I nuovi attivi rientrano sempre all’interno dei gruppi già esplorati e che, negli ultimi 15 anni, hanno avuto una ampia esplosione dal punto di vista della ricerca. Diciamo che i moderni attivi sono più mirati, oltre che più funzionali, e più orientati verso l’origine naturale.

Alcuni esempi di attivi di ultima generazione possono rientrare nell’ambito dei peptidi biomimetici, come i fattori di crescita, che agiscono da “biostimolatori” per la sintesi di specifiche proteine cutanee che vanno a rigenerare i tessuti danneggiati, oppure i peptidi botox- like da vegetali, come l’estratto di acmella oleracea.

Altri estratti vegetali interessanti sono quello di semi di pomodoro che riduce l’azione delle collagenasi che degradano il collagene e l’estratto di Siegesbeckia pubescens che stimola la differenziazione delle cellule epidermiche. Importanti sono anche le alghe, e le cellule staminali di molti vegetali, per il contenuto di antiossidanti molto efficaci.

Ever green di cui non si potrà fare a meno sono l’acido ialuronico e le vitamine.

2- In tema di attivi interessanti ci sono anche gli oli essenziali. Ci può dire qualcosa su questi potentissimi elisir naturali?

Gli oli essenziali sono molecole molto piccole e altamente penetranti, occorre fare molta attenzione all’impiego per uso cutaneo e non agire con superficialità, infatti già dopo qualche ora si riscontrano tracce a livello renale. E’ bene che li utilizzino solo cosmetologi esperti e di lunga esperienza. Alcuni oli essenziali hanno un’azione antiage-stimolante del metabolismo cellulare come quello di incenso, per esempio.

3- Parlando di cura della pelle, in questi giorni il pensiero corre subito ai solari. Normalmente sui prodotti troviamo l’indicazione SPF seguita da un numero: che cosa indica? E’ vero che la sigla si riferisce solo alla protezione dai raggi UVB?
SPF, acronimo di Sun Protection Factor, indica la protezione verso i raggi UVB, che sono quelli responsabili di scottature ed eritemi, mentre il valore di protezione verso gli UVA, è indicato con PPD o IPD, ma è un valore indicativo poiché è difficile da calcolare. Diciamo che dovrebbe comunque essere in linea, e coerente, con il grado di protezione offerto: se consideriamo, ad esempio, un solare con SPF 50+ si presuppone che questo garantisca un’efficace protezione verso gli UVB e anche verso gli UVA.  

4- Esistono filtri naturali?

Filtri naturali veramente efficaci non ne esistono, meglio affidarsi a quelli chimici e/o fisici. Gli estratti vegetali, però, rivestono un ruolo di primaria importanza nel campo dell’integrazione alimentare di antiossidanti per proteggere la pelle al sole e nei doposole, e sono estremamente utili anche in “affiancamento” ai filtri chimici, poiché ne potenziano l’efficacia, contrastano la formazione dei radicali liberi e aumentano le difese immunitarie cutanee.

5- Sempre in tema di solari, secondo la sua esperienza, come si riconosce un prodotto di alta qualità?
Non è possibile riconoscere un prodotto di qualità a priori, soprattutto se non si hanno basi di chimica cosmetica, ma sicuramente per un neofita è meglio orientarsi verso i brand cosmetici di grande tradizione ed esperienza, perché possono sostenere ricerca ed avere filtri più sicuri ed efficaci. Va detto che per garantire l’efficacia, indipendentemente dal marchio o dalla tipologia di prodotto, i solari andrebbero rinnovati ogni anno e non andrebbero mai usati quello dell’anno precedente.

6- Meglio le formule in crema, olio o latte? O è solo una questione soggettiva di ” gusto” personale?
E’ molto soggettivo. In genere per il viso gli oli non vanno bene, meglio prodotti in emulsione, oppure oli-free, in cui i filtri solari sono solubilizzati in siliconi che evaporano e non rimangono sulla pelle

7- Per quanto riguarda i capelli, per proteggerli dal sole basta un cappello o servono dei prodotti specifici? 

Quanto detto per la pelle vale anche per i capelli, che al sole si rovinano molto. Un cappello può essere utile per proteggere la cute, soprattutto quella delicata dei bambini o delle pelli più chiare, ma non è sufficiente a preservarli dall’ossidazione, che li sfibra e li danneggia. E’ sempre  consigliabile utilizzare prodotti specifici per proteggere la fibra, anche in acqua, mentre si fa il bagno