Il mondo della bellezza evolve con estrema rapidità, espande la sua portata e scopre un nuova accezione della parola tempo: non un nemico da combattere ma uno spazio da dedicare alla cura e all’ascolto di sé come scelta individuale, non a seguito di canoni estetici imposti.
Dopo aver sperimentato una dimensione virtuale imposta, il corpo si riappropria della sua centralità, chiede attenzione e si dà valore, domanda al cosmetico di adattarsi alle sue caratteristiche, all’età, ai ritmi ormonali, alle specifiche necessità cutanee, alle variabili personali. L’inestetismo esce dall’ombra e diventa espressione della propria unicità.
Quasi in opposizione ad un mondo reale restio ad eliminare le barriere geografiche, umanitarie e sociali, l’orizzonte che si tratteggia davanti a noi appare sempre più vasto, aperto, fluido, e sembra invitare all’accettazione e all’inclusione cominciando da sé stessi.