I riflettori sono puntati su un’iniziativa sociale coraggiosa dal tempismo perfetto, basta leggere i dati: entro il 2030 1 persona su 6 avrà più di 60 anni, mentre tra il 2020 e il 2050 il numero degli over 80 triplicherà, arrivando a 426 milioni. Inoltre, il 2.4% della popolazione generale è affetta da dismorfofobia.
Parliamo di #StopAgeAnxiety, la campagna di sensibilizzazione sociale che rischia di rivoluzionare l’industria cosmetica, sovvertire una serie di cliché, spostare per sempre il punto di vista sull’invecchiamento: non più un avversario da contrastare ma una fase naturale quanto inevitabile della vita da abbracciare con consapevolezza. Accettarci così come siamo, ad ogni età, genera quella pace indispensabile per andare avanti con fiducia e vanifica lo stress non necessario. Rendendoci più bell*, sicur* e luminos*.
Michele Superchi, ospite alla #TVdellaBellezza dello scorso 18 maggio nella puntata dedicata all’iniziativa #SAA lanciata da openstreams in collaborazione con la piattaforma Beautystreams, è un fiume in piena.
“In USA, tra il 2019 e il 2020 dunque in piena pandemia, le pratiche di chirurgia estetica non invasiva quali filler e botox sono aumentate del 75%, e nel 2020 solo nel Regno Unito del 70%. #SAA non intende demonizzare queste abitudini, solo sensibilizzare le persone a praticarle come libera scelta, non come risultato della pressione sociale e mediatica.
Vogliamo sfidare il concetto di Bellezza: perché deve necessariamente essere ‘giovane’? Ogni età ha qualcosa di bello da offrire. Perché vivere questa fase con l’ansia di non corrispondere a modelli imposti, sentendosi discriminati e/o giudicati per la libertà di scegliere come vivere la propria età?
L’industria cosmetica può fare tanto in questo scenario – afferma Superchi – a partire da campagne più inclusive in senso anagrafico, testimonial più vicini alla gente comune, linee di prodotto specifiche anche per unghie, capelli e altro. Anche la moda comincia a cambiare rotta, spostando la scelta dalle taglie zero a quelle forti, introducendo le linee curvy, ma non per questo il mercato dei prodotti dietetici e dimagranti ha subito contrazioni. Dai cambiamenti nascono sempre nuove opportunità e si aprono nu0vi mercati.
Invecchiare è un viaggio – come la vita – e ci si aspetta che l’industria cosmetica ci accompagni in tutte le fasi, ognuna delle quali ha diverse necessità di trattamento, anche per via dei mutamenti ormonali. La generazione Z lo ha capito subito, tanto che il 60% delle persone che rientrano in questa fascia comincia ad acquistare prodotti anti-age già dai 15 anni.
Vivere con ansia di invecchiare genera un malessere sociale e personale diffuso e contribuisce ad aumentare il divario di classe tra chi può permettersi un ideale estetico e chi no, espresso dal meme “Non brutto ma povero”.
Il modo migliore per guardare all’invecchiamento
è di considerarlo un’opportunità per lasciarci alle spalle
ciò che non ha funzionato
e affrontare a testa alta un futuro nuovo di zecca.
Oprah Winfrey