L’urgenza di una educazione estetica oggi secondo Stefano Zecchi
Alla MBW non poteva mancare un talk sulla bellezza, concetto inafferrabile quanto centrale di tutte le culture. Protagonista il filosofo Stefano Zecchi, grande divulgatore di estetica e bellezza, che ne parla partendo dai trascendentali della filosofia, passando da Dostoievskij e Leopardi per incagliarsi sull’abdicazione di scuola e famiglia all’educazione estetica, anticamera dell’educazione sentimentale. Una riflessione sui modelli di gusto del nostro tempo, in cui secondo Zecchi è la Bellezza che dovrebbero essere salvata dal mondo.
“La Bellezza è un valore assoluto, non appartiene al proprio gusto: ciò che cambia è lo stile in cui la rappresentiamo nel tempo. Rinnegare il valore simbolico del Bello significa creare disfunzioni nel valore del suo significato. La Bellezza è anche la massima iterazione della qualità – anche di sé, del rispetto per se stessi e per gli altri – e per ottenere ciò ci vuole cultura e consapevolezza, elementi che oggi vengono meno.”
Come contrastare il degrado nei modelli di comunicazione contemporanei? Secondo Zecchi la relazione comunicativa che intratteniamo con gli altri definisce la qualità del nostro stile: i social sono la prova dell’insicurezza circa la rappresentazione estetica di noi stessi.
“Educazione estetica significa cogliere le differenze tra le cose e rispettarne l’essenza; è il fondamento dell’educazione sentimentale: il rispetto del bello porterà al rispetto dell’identità dell’altro. L’educazione è centrale nella trasmissione di valori e di senso e le due agenzie educative sono scuola e famiglia: il degrado della comunicazione, questa omologazione imperante, aiuta i giovani ad integrarsi in assenza della nostra capacità di rappresentare loro un senso della vita, ma richiede un forte senso critico che si ottiene con l’istruzione”.
Imparare a ragionare con la propria testa presuppone impegno, coraggio e capacità di mettersi in discussione: l’omologazione appare la scorciatoia più agevole.
Unica via d’uscita:
“agire in ambito della formazione, recuperare il valore dell’educazione alle diversità in famiglia, riformare totalmente la scuola, perchè premi la conoscenza invece di punire l’ignoranza e non metta ostacoli tra noi e gli altri. La Bellezza non ha nulla di effimero, è un aspetto essenziale della nostra cultura e della formazione umana, è capire la diversità tra le cose ma anche capacità di comprendere i propri limiti. Una forma d’amore”.