“L’educazione alimentare: un argomento e un impegno fondamentali per il nostro futuro”. Così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, presente alla 1° Festa dell’educazione alimentare a Castelporziano, introduce l’importanza della prevenzione e di una nuova consapevolezza verso le conseguenze dei nostri comportamenti alimentari.
Un tema di grande attualità strettamente connesso alla salute che nel suo libro “Non chiamatela dieta”, Rachele Aspesi -farmacista, dietista, membro del team di docenti del progetto “Farmacia Oncologica” e del Corso ICQ – tratta partendo dall’etimologia della parola dieta, ossia abitudine: non una condizione legata ad un periodo di restrizione alimentare, ma l’abitudinarietà ad uno stile di vita per stare bene.
In quest’ottica la Aspesi, ospite de La TV della Bellezza dello scorso mercoledì assieme alla psicologa Lara Bellardita che ha scritto uno dei capitolo del suo libro, si sofferma sui benefici di un comportamento alimentare corretto fatto di poche, semplici regole con un minimo di flessibilità, nessun controllo del peso di alimenti né corporeo, nessun conteggio calorico né ossessioni e con tutto il sostegno della nostra psiche.
“La chiave di volta è un cambiamento del paradigma classico: non focalizzarsi sulle rinunce, ma abbracciare il nuovo con curiosità per sperimentare ingredienti, cotture, preparazioni diverse – afferma la dottoressa Bellardita. Secondo i dati a disposizione, l’effetto pandemia ha portato ad un peggioramento nei disturbi dei comportamenti alimentari, ed è necessario riportare l’attenzione su questi temi, in particolare rispetto a bambini e adolescenti, cui va insegnato il corretto ‘nutritional mood’.” Già, perché tra comportamenti cool, martellamento pubblicitario e rapporto risparmio/tempo, sono loro a ingerire gran parte del cibo-spazzatura che è causa di patologie quali diabete, obesità, colesterolemia anche in giovane età.
La qualità dell’alimentazione e uno stile di vita scorretto incidono sul processo di invecchiamento cellulare, le alterazioni ormonali ed i processi biochimici e psico-emozionali alla base di alterazioni della cute, come la comparsa di rughe, perdita di tono dei tessuti e altri inestetismi. La pelle dunque è una vera e propria cartina al tornasole; una nutrizione equilibrata diventa uno strumento in più per la bellezza che, pur avvalendosi di trattamenti topici, va curata anche dall’interno attraverso gli alimenti che assumiamo.Un incontro illuminante quello con Rachele Aspesi e Lara Bellardita, le cui competenze e riflessioni si integrano in un libro che offre tanti spunti preziosi. Regala sì un approccio multidisciplinare a sostegno della prevenzione alla salute, per contribuire a ridurne gli altissimi costi sociali, ma è anche un’occasione di crescita personale, di sperimentazione del rapporto con se stessi, permette di acquisire strumenti che puntano al nostro benessere psicofisico, non ultima la scoperta di una forma di equilibrio che si raggiunge anche partendo dalla cura che mettiamo nelle preparazioni da portare in tavola, da quel gusto di cura in più che parla di attenzione e consapevolezza.
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