La Tv della Bellezza live fa capolino nell’universo sconfinato e appassionante della profumeria artistica di Lorenzo Villoresi da Firenze, che apre a un sapere antico di cui l’Informatore Cosmetico Qualificato può fare tesoro nel “raccontare” una fragranza.
Una vita di viaggi e studi filosofici, la curiosità per il bello universale e le sue storie, spinge il giovane Villoresi ad approfondire il potere evocativo degli odori e l’infinito spazio di possibilità che offre.
Le domande di Alessandra Ciccotosto, docente di Beauty Marketing al Corso ICQ, e dei molti partecipanti collegati, spaziano dalle motivazioni di un percorso personale alla trasversalità delle fragranze, soffermandosi poi sulla creazione vera e propria.
Si inizia dalla conoscenza delle materie prime, il nostro alfabeto degli odori, e dal desiderio di esprimere ciò che si ha in mente – afferma Villoresi – come il ricreare un’atmosfera o una visione e trasformarla in profumo, a sua volta capace di potere emozionale ed evocativo: un buon profumo deve dare un’emozione!
Riguardo al profumo su misura,
la chiave di volta di questa esperienza è il forte desiderio della persona interessata a realizzarlo, che non trova il profumo che cerca. Di fatto è lei che usa il profumiere come mezzo per creare il profumo che desidera, che la rappresenta ed esprime al meglio la sua essenza. E’ molto importante far capire e capire che la sua partecipazione alla costruzione è essenziale perché è in gioco una parte di lei; scendere in profondità, cercare quel ricordo, toccare le giuste corde: è sempre la persona interessata che conduce in questo viaggio interiore.
Ma com’è cambiato il mercato del profumo artistico?
Comunicazione e informazione passano ormai dalla rete, il mercato dei grandi department stores esiste sempre meno, inoltre molti marchi di nicchia sono stati acquisiti dalle multinazionali e hanno perso in libertà. Noi siamo autonomi, possiamo ancora osare, puntare sulla particolarità delle fragranze e delle proposte: siamo più liberi di non seguire un trend. Oggi c’è più rigore scientifico e maggiore attenzione all’ambiente e alla salute e ciò influenza il nostro modo di comporre le fragranze: vincono comunque serietà, qualità e rigore.
Come mediare tra essenze naturali e sintetiche? Secondo Villoresi
le naturali, tutte insieme, non coprirebbero un decimo del fabbisogno mondiale di materie aromatiche: molte delle materie aromatiche naturali sono a rischio estinzione a causa della raccolta incontrollata. Se cento anni fa si lamentava una tavolozza limitata di ingredienti – solo 100-120 – oggi la presenza di sostanze di sintesi ha ampliato le possibilità creative.
L’ultima creazione della Maison è il Museo Villoresi, istituito nel giugno 2019 “per offrire un’informazione seria sul mondo del profumo e delle essenze”. Non è il luogo degli oggetti storici tipici di un museo, piuttosto delle materie aromatiche, in cui l’universo delle fragranze viene illustrato nella sua integrità utilizzando speciali postazioni olfattive, un database dedicato e una mappa interattiva. Al centro è l’Osmorama, la biblioteca degli odori, ossia una vasta collezione di ingredienti aromatici antichi e moderni. Il Giardino del Museo conta oggi più di 80 piante aromatiche diverse, che completano e arricchiscono il percorso, svelando il fascino del profumo emanato direttamente da foglie, fiori, scorze di agrumi o dai semi.
La forza evocativa di una fragranza sfida il tempo e lo spazio, ha il potere di cambiare l’umore e il ritmo delle nostre giornate, sa toccare corde profonde, personalissime e inarrivabili.
Una bella responsabilità, maître parfumeur…
NB. Per tutte le domande rimaste inevase in chat per motivi di tempo e per qualunque chiarimento o necessità in merito all’incontro, scrivere a info@corsoicq.it