Una qualità necessaria che favorisce il controllo e la perseveranza
Viviamo il tempo confuso e sovraffollato – on e off line – del tutto e subito, dello zapping, click e swipe, e troppo spesso la velocità in cui siamo immersi inseguendo il tempo dei giorni ci fa dimenticare la bellezza dell’attesa. Così, la qualità che ci consente di trarne tutto il senso – ossia la pazienza –, perde il suo valore fino ad apparire quasi anacronistica.
Già essenziale nella gestione armonica dei rapporti umani, la pazienza è la capacità di individuare e concedere spazio e tempo al manifestarsi della realtà, la virtù che sta dietro a idee e progetti: ogni obiettivo richiede dedizione, costanza e attesa paziente prima di vederne i risultati e coglierne i frutti.
Considerarla una perdita di tempo o, in generale, parte di un comportamento improduttivo e segno di svogliatezza e noncuranza, ci porta ad accelerare tempi e modalità, a non afferrare e trattenere mai il tempo utile per riflettere, osservare, maturare decisioni. Nel mondo veloce, la persona paziente può essere vista come passiva o sconfitta e l’impazienza, unita a rabbia e arroganza, scambiata per un segno di forza e determinazione di carattere. Un equivoco su cui è bene fare chiarezza dentro di sé.
Una ricerca recente ne indica tre tipologie: quella interpersonale adoperata nel relazionarsi in modo equanime con persone irritanti (rende più fiduciosi e appagati); quella che permette di affrontare i momenti difficili senza provare frustrazione ma con speranza; la pazienza della resilienza, che ci sostiene nelle piccole e grandi contrarietà di una giornata: chi la possiede è più soddisfatto della propria vita e a minor rischio di depressione.
Nutrire la pazienza produce benessere, fa star bene, restituisce forza nelle nostre capacità di azione ed è una notevole pratica antistress. È possibile allenarla nella nostra quotidianità, ad esempio scegliendo di governare le nostre reazioni emotive e considerando gli eventi avversi come un’opportunità vantaggiosa per noi, un modo diverso di vivere una certa condizione che altrimenti considereremmo snervante e fastidiosa.
L’attesa paziente porta sempre dei risultati, anche nelle piccole cose, e aspettare il momento giusto prima di esprimere il nostro pensiero può servire a spogliarlo da eventuali sfumature negative risparmiandoci parole affrettate, fuori luogo o sgradevoli. La persona e/o il professionista che si mostra paziente verso gli altri – amici o clienti che siano – concedendo loro tempo e attenzione e mettendo a proprio agio l’interlocutore, fa sempre la differenza. Tutto questo l’ICQ lo apprende durante le lezioni di personal branding e comunicazione, che tracciano il profilo professionale verso l’ascolto mettendo al centro la persona durante la relazione di consiglio e vendita dei cosmetici.
Per maggiori informazioni sui nostri corsi, seminari e attività visita www.corsoicq.it