Galateo del business

Il galateo esiste anche nel mondo degli affari e conoscere l’etichetta può essere fondamentale in molte occasioni. E quando non si conoscono? Due esperte di galateo ci raccontano gli errori più comuni…

Gli esperti di galateo ai tempi di Donna Letizia non avrebbero mai immaginato che il futuro della comunicazione si sarebbe giocato tra mail, emoji, social e whatsapp, ma già allora conoscevano l’importanza del rispetto dell’etichetta in pubblico e in privato.

Edda abbagliati, titolare di Edda Accademia di Stile

E noi, dal canto nostro, siamo sicuri di rispettare sempre le regole del galateo? Ci comportiamo nel modo giusto in ogni occasione? Edda Abbagliati, titolare di Edda Accademia di Stile, e Donatella Daniela Acquati, docente EAS e specialista in Cross Culture Etiquette, in questa intervista rivelano gaffe ed errori che interessano gente comune, ma anche manager e imprenditori, del nostro millennio e- udite, udite- c’è ancora molto lavoro da fare…

1- Quali sono gli errori di “galateo degli affari” che si fanno più comunemente?

I saluti e l’immagine personale spesso connotano gravi errori di galateo degli affari.

Non dimentichiamo che il primo impatto è di fondamentale importanza, perciò occorre prestare particolare attenzione a tutto ciò che ruota attorno alla propria immagine.

Più in generale, sono da evitare gli eccessi nell’abbigliamento e nel trucco (nel caso delle donne, ad esempio, no a scollature profonde, minigonne, trucco molto vistoso…) ed occorre porre grande attenzione all’igiene personale e al rispetto del dress code aziendale e personale.

Se parliamo di un evento sociale, facciamo attenzione al comportamento a tavola: le regole sono note a poche persone.

E se parliamo di affari con una cultura diversa, direi che l’errore più importante è la mancata conoscenza delle regole e delle abitudini di etichetta della cultura che si ha di fronte. Non essere a conoscenza delle regole dei saluti in modo corretto (postura, sguardo, sorriso, stretta di mano, presentazioni, ecc.) , ad esempio,  può rivelarsi un errore molto grave.

2- Che cosa è cambiato dai tempi di Donna Letizia?

Donatella Daniela Acquati, docente EAS e specialista in Cross Culture Etiquette

“Il Saper Vivere di Donna Letizia” è un insegnamento che ha fatto storia e scuola in Italia e direi che molti di suoi consigli sono validi tuttora.

La differenza tra il galateo dei tempi di Donna Letizia e quello attuale è una conseguenza dell’evoluzione della figura della donna e del suo inserimento nel mondo del lavoro.

Gli insegnamenti di Donna Letizia erano molto mirati alla vita sociale e al ruolo della donna come “moglie” e “first lady” durante gli eventi fuori casa, mentre le donne di oggi sono professionalmente attive.

“Il Saper Vivere di Donna Letizia” a mio avviso non è datato, ma si è evoluto in un modo più attuale e più pratico.

3- Che cosa non deve mai dimenticare il manager/ imprenditore 3.0 per non fare gaffe grossolane?

Deve sempre ricordare che la tecnologia è solo uno strumento di supporto e che le persone e le loro relazioni rimangono il centro di ogni business.

Ogni manager/imprenditore dovrebbe conoscere per primo le regole del galateo del business. Solo in quel modo può evitare gaffe con il proprio team, all’interno della azienda, con i fornitori, con i clienti e con culture estere.

Non è un riferimento ad una regola in particolare, ma “all’insieme” di regole idonee ad ogni occasione.

Un’azienda può perdere collaboratori importanti della propria organizzazione ed un numero considerevole di clienti proprio per mancanza di cortesia e di stile. E questo può succedere molto velocemente.

Non esiste un sistema di valutazione a questo proposito: come può un’azienda sapere che il suo Direttore Commerciale ha perso un affare importante in Cina per mancanza di etichetta?

4- L’avvento delle tecnologie in che modo ha cambiato il concetto di “galateo”?

La tecnologia ha contribuito ad un impoverimento nell’uso di galateo.

Si dialoga con il computer, si vive in simbiosi col telefono e si ha sempre meno contatto visivo con le persone. Il comportamento nell’uso di social media lo dimostra: buona educazione e modi gentili scarseggiano, mentre abbondano gli insulti e la mancanza di rispetto.

Nel caso di Internet è stato persino coniato un termine, netiquette, con il quale si intendono una serie di regole informali che disciplinano il buon comportamento di un utente sul web e sulla rete, soprattutto quando ci si rapporta agli altri utenti attraverso mailing list, newsgroup, forum, blog, reti sociali, email o simili…Un vero e proprio galateo del web…

La buona educazione, sulla rete ma non solo, vorrebbe che si evitassero volgarità, parolacce o insulti, uso smodato di emoji ( soprattutto in ambito professionale), scrivere un messaggio tutto in maiuscolo o in grassetto o mandare una comunicazione senza citare l’oggetto… Sembrano tutte cose scontate, ma non lo sono affatto.

5- Tra i gaffeur celebri figurano principi, politici, uomini e donne dello spettacolo… La conoscenza e il rispetto del galateo non sono dunque legati allo status sociale?

Assolutamente no! Le gaffe non sono legate allo status sociale, e le buone maniere non hanno nulla a che vedere con la formazione accademica e nemmeno sono esclusive di un gruppo di élite.

Non importa quanto si è ricco, attraente o potente, perché nessuno di questi ti libererà dall’etichetta di essere scortese, sconsiderato o insensibile ai sentimenti altrui.

Se da un lato il tradizionale utilizzo di buone maniere sembra non in molti contesti odierni, un atteggiamento educato e raffinato è tuttora condizione indispensabile nelle situazioni sociali e professionali.