Lavoro: consigli per migliorare la propria posizione

Lavoro: nuove opportunità nel segno di mobilità, competenze trasversali e aggiornamento. Come fare per trovare lavoro o per cambiarlo. 

Non è un mistero per nessuno che l’ingresso nel mondo del lavoro sia sempre più difficile, soprattutto per i giovani o per chi ne è fuori da tempo.

Colpa di un contesto economico sempre più globalizzato e volatile che necessita di forza lavoro temporanea; della digitalizzazione che ha portato ad una maggiore automazione del lavoro, ma anche delle profonde modifiche demografiche che hanno caratterizzato gli ultimi 20-30 anni e che oggi mostrano una popolazione sempre più vecchia e un tasso di natalità sempre più basso.

Tutto ciò si è tradotto nella necessità di colmare il gap generazionale ricorrendo ad una maggiore mobilità e anche in un profondo cambiamento del concetto di “posto fisso”: meno dipendenti “vecchia maniera” e sempre più figure mobili e flessibili.

Mobilità

Se ne sente parlare ogni giorno: flessibilità, mobilità…. Ma a lato pratico, di che cosa si tratta? Che cosa viene richiesto veramente ai candidati quando si presentano ad un colloquio di lavoro?

Fare esperienze all’estero e conoscere le lingue straniere

A questa domanda le società di head hunting e di selezione del personale rispondono concordi: desiderio costante di migliorare e migliorarsi.   

Nella pratica, il concetto si traduce in una serie di comportamenti che mostrano la disponibilità del candidato a perfezionare le proprie competenze tecniche e trasversali, a fare esperienze all’estero,  a migliorare la conoscenza delle lingue straniere e le proprie competenze digitali, senza dimenticare le ben note capacità di creare rapporti, di lavorare in team e di collaborare in modo proattivo.

L’ atteggiamento “giusto” del candidato

Altro nodo cruciale riguarda il comportamento da assumere durante il colloquio: cosa dire, come comportarsi, persino quali abiti indossare…

Lavoro: l’importanza del CV

Per fare “una buona impressione” è fondamentale avere un aspetto curato e professionale: né troppo dimesso, né troppo appariscente e in questo caso è bene tenere a mente la regola del “less is more”.

Dopo l’approccio iniziale basato sul nostro “appeal”, a farla da padrone sarà il CV, che racconta nel dettaglio il nostro percorso formativo e professionale. Mentire serve a poco, mentre è importante presentare con chiarezza le nostre competenze, le pregresse esperienze e i nostri obiettivi.

Le caratteristiche che, secondo il belga Fonds de Formation pour les Interimaires, sono fondamentali per il buon esito di un colloquio di lavoro sono 5: atteggiamento giusto, flessibilità, buone capacità di comunicazione orale, essere professionali e puntuali. 

Banali? Non diremmo, visto che solo il 54% dei candidati dimostra di possederle. Ecco spiegate, almeno in parte, le ragioni di molti insuccessi.

Lavoro e aggiornamento

Se risulta evidente che la flessibilità sia fondamentale nel mondo lavoro, lo sono altrettanto una pregressa esperienza di lavoro, seppure breve, e il costante aggiornamento professionale, soprattutto se si desidera migliorare la propria posizione.

L’aggiornamento professionale

L’aggiornamento professionale è l’elemento cardine attorno al quale ruoto il mercato del lavoro attuale. Pensiamo, ad esempio, al “divario digitale”, cioè a quel gap di conoscenze informatiche che caratterizza molte persone delle passate generazioni.

È un problema attualissimo, perché le tecnologie digitali sono ormai parte integrante della nostra vita, professionale e non, e se da un lato molti lavori non possono prescindere dal loro utilizzo, dall’altro si moltiplicano le opportunità lavorative per figure con “elevate competenze digitali”.

Lavoro: l’autunno è la stagione giusta per cambiare

Settembre e ottobre, così come gennaio, rappresentano i mesi dell’anno perfetti per elaborare nuovi progetti e dare il via a nuove iniziative, soprattutto in campo professionale.

La pausa offerta dalle vacanze, lontano dallo stress e dalle incombenze quotidiane, rappresenta uno dei momenti migliori per trovare nuove idee o per cercare nuove opportunità.

Riportiamo  qui di seguito 7 spunti, tratti da un interessante articolo uscito nei giorni scorsi su D di Repubblica, per ridare smalto ai propri sogni professionali e trasformarli in obiettivi concreti.

1. Analizzare la propria situazione di lavoro attuale: fare un focus sul presente, osservando con realismo il percorso fatto, è indispensabile per valutare non solo ciò che si è raggiunto, ma anche per considerare le esperienze da cui partire e quelle che vogliamo lasciarci alle spalle.
2. Fissare degli obiettivi : anche qui un po’ di sano realismo è d’obbligo, senza mai dimenticare che il successo si costruisce con talento e duro lavoro. Abbiate ben chiaro dove volete arrivare, ma al contempo siate flessibili e aperti a nuove opportunità. Avere ben presente gli obiettivi da raggiungere vi aiuterà anche a capire se il lavoro attuale vi consentirà di raggiungerli oppure è  arrivato il momento di cambiare.
3. Valutare gli step necessari a raggiungere gli obiettivi prefissati: darsi degli obiettivi è fondamentale, ma lo è altrettanto capire in che modo concretizzarli passando “dai sogni alla realtà”. La realizzazioni degli obiettivi passa necessariamente anche dalla stesura di un buon CV: non troppo prolisso, né troppo scarno, ma modulabile anche in funzione delle richieste della società per cui ci si candida. Perfetto aggiungere anche le competenze trasversali, quelle che vi differenzieranno da altri candidati, che riguardano la vostra personalità, le vostre attitudini e le capacità relazionali. Senza esagerare.
4. Aggiornarsi e frequentare corsi di formazione: non si finisce mai di imparare, questo è certo, e se si vogliono raggiungere gli obiettivi è importante continuare a studiare. L’ aggiornamento è sempre un buon investimento per il proprio futuro, ma attenzione a scegliere un percorso  formativo di qualità, realizzato da enti e strutture autorevoli.
5. Creare una rete di contatti: fare network è una delle doti più richieste anche ai manager di alto livello e per farlo oggi è ancora più facile grazie ai social network. Linkedin, ma anche Facebook, possono rappresentare delle ottime piattaforme per nuove collaborazioni e per mantenere i contatti con ex colleghi e con le persone con cui si è collaborato.
6. Credere nelle proprie possibilità: un po’ di sano ottimismo e di fiducia nelle proprie capacità non guasta mai! Saper riconoscere i propri limiti (l’umiltà e il sapersi mettere in gioco sono doti fondamentali di chi vuole migliorare!) e saper trasformare gli errori in opportunità è un’ottima regola di vita… e non solo in campo professionale.
7. Non pensare solo al lavoro: fuori c’è un mondo: ricordatevelo sempre. Sembrerà banale, soprattutto per chi è assillato dalla ricerca di un nuovo lavoro, ma non lo è. Rifletteteci bene, ma “staccare” può essere utile e molto proficuo: vi aiuterà a guardare le cose dalla giusta prospettiva, a migliorare le capacità cognitive, a sviluppare nuove idee.