Conoscere la pelle e i “messaggi” che ci invia è il primo passo per chi si occupa di cosmetica, come ci racconta la Dott.ssa Federica Osti, dermatologa e docente al Corso ICQ.
Imparare ad osservare la pelle e saper riconoscere i “campanelli d’allarme” che ci invia è il primo requisito richiesto a chi si occupa di cosmetica.
Se è compito dello specialista (dermatologo, allergologo, dietologo…) trattare le patologie e fornire la cura più appropriata, è però l’operatore intermedio (beauty consultant, estetista, farmacista) a dover sensibilizzare l’utente a non sottovalutare quei “segnali” della pelle che, talvolta, nascondono un problema più serio.
Infatti una bella pelle non è solo il risultato di una buona genetica e di cure dedicate, ma è il riflesso di uno stato di benessere a tutto tondo.
Chi si occupa di cosmetica lo sa bene: alcune patologie, come quelle psicosomatiche, spesso sono spia di un disagio più profondo e di un malessere più complesso che interessa sistema nervoso, immunitario, apparato gastrointestinale…
Nel Corso ICQ, come ci spiega la Dott.ssa Federica Osti, dermatologa e docente di fisiopatologia della cute al Corso ICQ, si insegna proprio questo: a conoscere la pelle per riconoscere i segnali- positivi e negativi- che ci invia.
Attraverso lezioni teoriche, unite ad esercitazioni pratiche e simulazioni di alcuni casi, si guida l’ICQ verso la scoperta del distretto cutaneo e delle sue manifestazioni. È un percorso molto interessante e utilissimo per chi lavora, o vuole lavorare, nel settore cosmetico.
1- “Dermatologicamente” parlando, quali aspetti della pelle vengono presentati durante il Corso ICQ?
Nel Corso ICQ si studia la pelle a 360°.
Durante i primi incontri si parte dallo studio dell’anatomia e della fisiologia della cute sana, così come degli annessi cutanei (capelli e unghie), e successivamente si affrontano anche temi riguardanti i principali inestetismi cutanei (smagliature, macchie e cellulite) nonché le vere e proprie patologie (acne, dermatiti, alopecie) che beneficiano di trattamenti anche non farmacologici.
Il tutto viene trasmesso con lezioni frontali altamente interattive, con esercitazioni pratiche e simulazioni di casi che potrebbero capitare in farmacia.
2- E’ vero che molto inestetismi della pelle hanno origine psicosomatica? O derivano da intolleranze/problemi alimentari?
Assolutamente sì. Infatti durante ICQ non ci limitiamo a studiare l’anatomia e la fisiologia della pelle, ma analizziamo anche il “funzionamento” del sistema nervoso e del sistema gastrointestinale, proprio per meglio comprendere le interazioni tra questi 3 grandi sistemi, che spesso sono ugualmente responsabili degli inestetismi.
3- Quali sono i “campanelli d’allarme” della pelle che troppo spesso vengono ignorati o sottovalutati?
Innanzitutto le “macchie” rosse, che vengono sottovalutate come banali eczemi e che invece possono essere un primo segno di tumore della pelle.
Viene spesso anche confuso il rossore comparso dopo l’esposizione solare con una banale “prima risposta della pelle al sole”. Purtroppo questo è una vera e propria ustione solare di 1° grado, che prelude a possibili alterazioni cellulari e aumenta il rischio di sviluppo di melanoma (un grave tumore della pelle) nonché di macchie senili e di un invecchiamento cutaneo precoce.
Anche la caduta dei capelli viene spesso associata a stress quotidiano o ad alterazioni alimentari. Purtroppo non sempre è cosi e alcune alopecie possono portare alla caduta permanente dei capelli (alopecie cicatriziali), pertanto le terapie vanno iniziate prima possibile per “limitare i danni”.
Durante il Corso ICQ vengono sviscerati tutti questi argomenti e i discenti vengono “messi alla prova” con esercitazioni pratiche, proprio perché possano in futuro aiutare i loro clienti a non sottovalutare queste problematiche.
4- È da qui che hanno origine molte malattie psicosomatiche, vero?
In parte si. Le malattie psicosomatiche cutanee non sono altro che espressione di una problematica psicologica a livello della pelle.
Mente e corpo sono fortemente connessi, e spesso il disagio dal punto di vista mentale induce il rilascio di ormoni e neurotrasmettitori che stanno alla base di alterazioni della pelle.
Durante il Corso ICQ altri docenti insegnano anche psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI): ossia la relazione tra psiche, secrezione di neurotrasmettitori cerebrali, ormoni e sistema immunitario.
(Questi sono alcuni degli argomenti che verranno trattati anche nel seminario del 29 giugno “Inestetismi psicosomatici e oli essenziali: efficacia e benefici psicologici ed estetici dei cosmetici del terzo millennio”)
5- Talvolta la “colpa” è anche di ciò che mangiamo. Quali sono gli alimenti che più spesso sono coinvolti nella comparsa di queste patologie?
Escludendo le patologie conclamate come le allergie alimentari e la celiachia, che hanno una correlazione diretta tra assunzione del cibo e comparsa di dermatite, possiamo dire che ciò che mangiamo incide sullo stato di salute del nostro corpo e della nostra pelle.
La dieta ideale per avere una cute sana è la nostra amata dieta mediterranea, ricca di frutta, verdura, olio evo, cereali integrali, legumi e pesce. Purtroppo sta scomparendo dalle nostre tavole per lasciare il posto alla dieta occidentale, ricca di alimenti pro-infiammatori come le carni lavorate, i cereali raffinati, i conservanti e coloranti.
In particolare le malattie infiammatorie della pelle come le dermatiti, l’acne, la rosacea e la psoriasi sono peggiorate dall’assunzione di alimenti con alto indice glicemico, che inducono un aumento del rilascio di insulina con conseguente infiammazione. In queste patologie vanno consigliati sia dei prodotti cosmetici, ma anche una correzione del regime alimentare.