Lavorare nell’erboristeria

Momento d’oro per l’erboristeria, che cresce e miete consensi tra i consumatori. Tante anche le opportunità di lavoro per chi, come gli ICQ, ha conoscenze tecniche e commerciali e ama la cosmetica.

L’erboristeria è un canale in ascesa ormai da anni, che offre molte opportunità di lavoro per chi ama la cosmetica, ha una certa predisposizione ai rapporti umani e doti commerciali.

A moltiplicarsi e a mietere consensi tra i consumatori, sempre più decisi e orientati verso prodotti salutistici e naturali, sono soprattutto i negozi monomarca considerati “erboristerie di nuova generazione”, moderne e funzionali, orientate al marketing e alle nuove regole del category.

Mentre si diceva che “in valore assoluto l’erboristeria è un mercato che vale poco, perciò la crescita è relativa” non si rifletteva sul perché un canale così “di nicchia” riuscisse a sottrarre quote di mercato tanto ad acconciatori ed estetiste, quanto a farmacia e GDO.

Il perché di tanto successo è presto spiegato: dopo anni un pò in sordina, l’erboristeria ha saputo dare una veste nuova, più moderna e up-to-date, ad una professione che fa della consulenza qualificata e della tradizione i propri punti di forza.

E in molti si sono ricreduti sui “numeri”perché il canale, lo scorso anno, ha toccato i 420 milioni di euro di fatturato e ha fatto registrare un segno positivo di 3 punti percentuali.

Nonostante i numeri positivi, l’erboristeria non deve abbassare la guardia e deve continuare ad investire sulla forza vendita qualificata, su punti vendita dinamici e moderni e sulla consulenza iper-qualificata, fiore all’occhiello del canale.

A dirlo è il Dott. Antonio Argentieri, Presidente del Gruppo Cosmetici in Erboristeria e Consigliere di Cosmetica Italia e Counselor International Affairs de l‘Erbolario, l’azienda lodigiana punto di riferimento indiscusso dell’erboristeria, con una presenza capillare in 5000 erboristerie e oltre 150 negozi monomarca in Italia.

1- Dott. Argentieri qual è la situazione del canale erboristeria?

Il Canale Erboristeria nel medio periodo ha continuato a registrare un andamento positivo, superiore
all’andamento medio del mercato cosmetico totale, chiudendo il 2015  con un +2,9% e con un valore di mercato che raggiunge i 430 miliardi di Euro.

Va chiarito che le “Erboristerie tradizionali” sono un po’ in sofferenza, mentre i negozi Monomarca delle principali aziende del settore registrano un andamento più positivo contribuendo così ai risultati positivi registrati.

2-  Nonostante la rinnovata sensibilità per il mondo green, per i prodotti cruelty-free e per l’ecostenibilità, valori molto vicini al mondo dell’erboristeria, il canale mostra ancora alcuni “punti deboli”. A soffrire di più sembrano essere le erboristerie tradizionali. Secondo lei, perché? 

Sicuramente il trend green ha aiutato molto l’erboristeria negli ultimi anni, ma questo da solo non basta a garantire il futuro del canale. A mio avviso, l’Erboristeria tradizionale dovrebbe riadattarsi alle esigenze della competizione e acquistare una nuova identità di canale.

I dati positivi non mancano, è vero, ma non bisogna dormire sugli allori.

Se è vero che sempre più consumatori si dirigono verso il mondo del “Naturale e del Verde” e verso i cosmetici “green”, è altrettanto vero che vari consumatori si spostano verso altri canali di vendita, soprattutto verso la grande Distribuzione, dove c’è una forte competizione sui prezzi e sulle promozioni e dove esistono prodotti che il consumatore distingue con difficoltà da quelli venduti in Erboristeria o nei Negozi Monomarca.

Questi ultimi, in particolare, sono in continua ascesa perché vengono sì percepiti come erboristerie, ma più moderne e meglio gestite e supportate dalle casi produttrici.

3- Proviamo a tracciare l’identikit del professionista da inserire in uno dei vostri punti vendita: quali caratteristiche deve avere? Quale dev’essere la sua formazione? 

Per quanto riguarda le caratteristiche-base, sono richieste competenza, attitudine ai rapporti umani  e commerciali ed una cultura media- superiore. Conoscenza delle caratteristiche peculiari del canale.

Per quanto riguarda i responsabili dei punti vendita, è fondamentale che conoscano in modo approfondito tutti i prodotti venduti e in particolare i benefici rispetto al target consumatori.

Inoltre, è fondamentale che siano capaci di gestire il punto vendita e conoscano le basi del Category Management, Merchandising, Promotion.
Possibilmente devono essere laureati in Farmacia, CTF biologia o lauree equipollenti, ed aver seguito corsi specifici pratici su: Tecniche di vendita, Merchandising, Category….

Profili come quelli degli ICQ da noi sono sempre i benvenuti!

4-  Spostiamoci nell’ambito degli agenti: qual è il profilo professionale ideale di chi voglia candidarsi ad agente vendita de L’Erbolario ?

Per gli Agenti che devono vendere alle Erboristerie tradizionali nostre clienti, sono richieste più o meno le stesse caratteristiche che cerchiamo per chi deve gestire il punto vendita: competenza, attitudine ai rapporti umani e commerciali, cultura media- superiore.

A ciò si aggiungano la conoscenza della zona e provati risultati di vendita nelle precedenti esperienze (senza una precedente esperienza pratica è difficile giudicare, c’è troppo rischio).

Per chi deve gestire il punto vendita (abbiamo 146 negozi monomarca in Franchising) quanto detto sopra: anche qui l’esperienza pratica provata è utilissima.