Professione blogger: come una passione e un sogno si trasformano in un lavoro. Protagonista dell’intervista di oggi è una nota blogger di cosmetica: Robyberta.
Perché oggi parliamo di blogger? Perché sono l’esempio perfetto dei comunicatori 2.0 e di chi ha saputo trasformare una passione in un lavoro.
Merito di una forte passione, ma anche di tanto studio e gavetta.
La storia che vi raccontiamo oggi è quella di Roberta Scagnolari, nota come #Robyberta, che ha aperto il suo canale YouTube 10 anni fa, quando parlare di influencer, youtuber e blogger sembrava fantascienza, ed ha trasformato il suo amore per il trucco in un lavoro a tempo pieno.
Se ancora oggi molti si chiedono che cosa si celi dietro il “fenomeno delle blogger” e dell’indiscusso successo di alcune di loro, qui si possono trovare alcune risposte.
Passione e talento sono gli “ingredienti” fondamentali, ma servono a poco se non sono alimentati dallo studio, dalla tenacia e dalla professionalità, come ci spiega lei stessa stessa in questa intervista, perché nel mondo delle influencer la parola chiave è onestà.
La credibilità, cioè l’autorevolezza e il successo di una blogger, si costruisce partendo proprio da lì, dall’onestà: i follower sono pronti a trasformarti in una star se sei capace, ma a stroncarti (platealmente) se le recensioni sono fasulle o pilotate.
E per giudicare vale sempre la stessa regola: conoscere davvero ciò che si valuta, senza barare.
L’intervista si chiude con una domanda, forse un po’ provocatoria, sul futuro delle blogger: sarà la professione del futuro?
1- Da quanto tempo lavori come blogger?
Il mio canale Youtube (robyberta84) è nato nel lontano 2006.
Dopo un paio di anni, nel 2008, ho aperto robyberta.com: il blog che inizialmente faceva da “fratello minore” al canale Youtube. Tra girato, editing e caricamento girare un video richiede molto più tempo di quanto ne richieda realizzare un post sul blog, perciò ho iniziato a servirmi sempre più spesso di questo strumento e a realizzare post, una cosa molto più veloce ed immediata.
2- Come è nata la tua passione?
E’ nata con me. Ho iniziato con il mio canale che avevo poco più di vent’anni, ma già da piccola avevo una vera e propria passione per il make-up: non sapevo ancora scrivere, ma già disegnavo sui volti delle modelle che vedevo nelle pubblicità dei magazine di moda di mia mamma!
3- Ti occupi solo di cosmetica o segui altri settori?
Sono una make-up artist diplomata a livello europeo quindi mi occupo principalmente di cosmetica.
4- Qual è il tuo background formativo?
Da studentessa di Giurisprudenza annoiata, dopo che per anni ho aiutato alcune amiche di una scuola di teatro a truccarsi, grazie ai social network, a YouTube e al Blog, ho capito che la mia passione poteva diventare anche un lavoro.
Mi sono fatta coraggio, ho comunicato la decisione ai miei genitori e mi sono trasferita a Roma ( sono originaria di Ferrara) per studiare make-up e prendere il diploma da truccatrice.
La gavetta c’è stata ed è iniziata in Farmacia: subito dopo il diploma, grazie ad un’azienda del canale (Mavala) ho iniziato a lavorare subito come consulente in tutte le farmacie d’Italia occupandomi di una nuova linea di make up appena arrivata in Italia. Dopo qualche mese conoscevo così bene i prodotti che da lì a poco l’azienda mi chiese di occuparmi della formazione del personale.
Dal web intanto arrivavano le prime collaborazioni con le aziende cosmetiche incuriosite dal mondo di YouTube e dei Blog.
5- Ci puoi dire qualcosa in più sulla tua esperienza di consulente in Farmacia?
L’azienda per cui lavoravo mi ha dato una formazione completa fornendomi sia le competenze sui prodotti, ma anche sul contatto con la clientela della farmacia, molto diversa da quella tipica della profumeria: dalla mamma che entra in farmacia per acquistare una medicina per il figlio e poi acquista una crema anche per sè, alla donna in terapia oncologica che cerca nel cosmetico anche un sostegno psicologico. In quei frangenti ho notato come il make-up può aiutare le persone.
Grazie a Cosmetica Italia mi sono poi messa in contatto con un’associazione di volontariato che si chiama “La forza e il sorriso” per la quale sono diventata subito volontaria e grazie alla quale mi occupo delle donne in trattamento oncologico negli ospedali tenendo dei seminari di make-up.
6- Quando la passione si è trasformata in un vero e proprio lavoro?
Quando ho capito che le aziende apprezzavano quello che stavamo facendo!
7- Quali consigli daresti a chi vuole diventare una blogger?
La competenza tecnica e la professionalità sono fondamentali: oggi non c’è più spazio per l’improvvisazione!
Quando mi sono affacciata a questo mondo l’ho fatto più per passione che per lavoro: io sono state tra le primissime sul web, consideriamo che in quegli anni in Italia con un canale Youtube dedicato alla bellezza eravamo solo in 4!
Come dico sempre alle ragazze che mi scrivono, è difficile spiegare come sono arrivata a trasformare la mia passione in lavoro, perché da allora sono passati 10 anni e il web è cambiato, ma credo che la professionalità e la formazione alle spalle allora siano state le mie carte vincenti e lo siano ancora oggi.
Nel corso degli anni ho lavorato con alcune testate giornalistiche, perché apprezzavano il fatto che fossi anche truccatrice: in quel modo avevo la possibilità di scrivere avendo testato un prodotto su diverse persone, e non solo su me stessa o semplicemente leggendo la cartella stampa.
Dico sempre che non potrei fare la truccatrice senza scrivere e viceversa. Il contatto con le follower è fondamentale e lo scambio quotidiano mi serve tantissimo!
Nel mondo della cosmetica si sono aperte diverse possibilità per chi voglia lavorare in quest’ambito, bisogna solo capire quale seguire per realizzare il proprio sogno rimanendo consapevoli che è un mondo in continua espansione, che non si smette mai di imparare e che la gavetta è d’obbligo, come nella maggior parte dei lavori!
8- Com’è cambiato il mondo delle blogger rispetto a 10 anni fa, quando hai iniziato?
Allora eravamo davvero in poche, era tutto nuovo e le collaborazioni pagate con le aziende non esistevano.
Io ho iniziato con una cassetto pieno di trucchi e con video molto semplici, perché il mio desiderio era soprattutto quello di condividere la mia esperienza con altre ragazze e conoscere cosa ne pensavano chi mi seguiva.
Oggi ci sono progetti strutturati, lavori e collaborazioni, ma la cosa più difficile è riuscire a mantenere una credibilità sul web conciliando il lavoro con l’”obbligo” morale di onestà verso chi mi segue: non perché un prodotto ti viene inviato è buono o ne devi parlar bene per forza perché fa parte di un progetto pagato.
Bisogna essere brave ad analizzare ogni singolo lavoro e credere davvero a quello che si comunica!
9- Quali sono gli ingredienti per una community di successo secondo #Robyberta?
L’onestà!
Oggi ci sono social davvero diretti, come Snapchat o Instagram Stories, con i quali condividi la quotidianità mentre sei ancora in pigiama! Questi social stanno insegnando a tutti ad essere più umili e meno costruiti e a mostrare il lato vero, quotidiano e umano.
Parlare in modo soggettivo ma sincero di un prodotto, di un rossetto o di un detergente premia, indipendentemente che tu lo abbia ricevuto in regalo, che faccia parte di una linea lusso o che sia un prodotto più “commerciale”.
Quanto detto per le follower vale anche per il rapporto con le aziende: l’onestà e la professionalità pagano sempre anche con loro.
10- Secondo te, quale sarà il futuro delle blogger?
Bisogna distinguere tra chi fa la blogger di professione e chi lo fa per “hobby”, ha un lavoro in altri ambiti e considera il blog per lo più come un passatempo.
Per chi lo fa in modo professionale ed ha trasformato il blog in qualcosa di ben definito o lo ha associato ad un lavoro nel settore (es. blog di moda- stilista o fashion editor, blog di beauty – beauty editor o truccatrice….) vedo un futuro roseo, a patto che sappia convogliare tutte le energie nella stessa direzione e sappia lavorare con professionalità.