Il termalismo, cioè l’uso di acque termali per scopi terapeutici, è una pratica oggi molto diffusa e nota fin dall’Antichità. A parlarcene è il Dr. Nicola Barbini, Docente ICQ e grande esperto in materia.
Il termalismo, ovvero l’impiego delle acque termali per scopi terapeutici, è un fenomeno che affonda le radici nell’antichità. Tra i più celebri estimatori delle terme ricordiamo gli Antichi Romani, che nella Roma Imperiale trasformarono questa pratica in un fenomeno sociale di primissima importanza legato soprattutto all’igiene e alla salute pubblica: il termine “salus per aquam”, che ha dato origine al concetto di spa, pare sia nato proprio allora.
Il successo del termalismo non si è esaurito con il passare del tempo ed anche oggi le Terme rappresentano per il turismo un patrimonio di inestimabile valore. Le località termali sono divenute meta per un gran numero di persone che hanno obiettivi di consumo nuovi e più sofisticati rispetto al passato, quando si andava alle terme soprattutto per curare qualche patologia, e grazie a questo nuovo trend i vecchi Centri Termali si sono trasformati in moderni centri benessere.
Per capire meglio le ragioni che si celano dietro al successo senza tempo delle terme, abbiamo rivolto alcune domande a Nicola Barbini, Docente in legislazione cosmetica e Tecniche e Preparazione cosmetica, e consulente in ambito cosmetico.
1- Dr Barbini quando è nata la cosmesi termale?
Il termalismo è un fenomeno molto diffuso in Europa. Paesi come l’Italia e la Francia hanno sempre utilizzato le proprietà benefiche delle acque termali per risolvere problematiche di salute e di bellezza fin dai tempi degli Etruschi. Possiamo far risalire la nascita della cosmesi termale alle donne etrusche, che impiegavano primordiali fanghi termali per migliorare le loro condizioni estetiche.
Migliaia di anni più tardi, ai tempi della rivoluzione industriale e dei primi del ‘900, il termalismo assunse un aspetto di primaria importanza con la proliferazione di centri termali dove si poteva soggiornare e allo stesso tempo prendersi cura di se stessi. Clienti facoltosi dell’alta borghesia affluivano ai servizi termali dando vita a delle località che divennero mito anche della vita mondana. Alcuni di questi centri resistono ancora oggi e proprio da essi sono nate anche delle linee di cosmesi termale dove l’acqua è la protagonista in termini di efficacia e proprietà.
2- Quali sono le principali caratteristiche dei prodotti e dei trattamenti termali?
I prodotti di cosmesi termali sono unici ed esclusivi, in quanto ogni centro termale ha un’acqua differente. Se il formulatore ha operato in maniera tecnicamente corretta ed ha utilizzato una % di acqua termale non inferiore al 30 %, si possono ottenere dei prodotti altamente efficaci e con perfomance totalmente differenti dai prodotti formulati con acqua deionizzata.
Inoltre, i trattamenti che si possono fare con la cosmesi termale possono essere innumerevoli o molto specifici: dipende da quale acqua utilizzo nella formulazione.
Riporto alcuni esempi che aiuteranno a chiarire il concetto. Se utilizzo un’acqua altamente solforosa potrò formulare una linea di cosmesi termale specifica per pelli impure tendenti all’acne; ma se impiego un’acqua solfato- bicarbonato- calcica sarò in grado di formulare tanti prodotti per ogni tipo di problematica, in quanto l’acqua utilizzata contiene un elevato contenuto salino che mi permette di migliorare il gradiente di concentrazione e di rendere il prodotto facilmente assorbibile dalla pelle.
Riassumendo, potremmo dire che la primaria proprietà di un prodotto di cosmesi termale è la capacità di rendere la formula e i suoi ingredienti maggiormente biodisponibili, in quanto abbiamo un miglioramento del gradiente di concentrazione e, per osmosi, un miglior assorbimento cutaneo.
3- Esistono delle differenze tra talassoterapia e termalismo?
Non esistono particolari differenze tra talassoterapia e termalismo: il mezzo è sempre l’acqua. Possiamo curare le stesse patologie che si curano con acqua termale anche con acqua di mare: in questo caso, però, il gradiente di concentrazione sarà ancora più elevato, visto il contenuto di sali sciolti in acqua marina. La talassoterapia dà ottimi risultati nel trattamento di problematiche di circolazione, di artrosi, di mobilità degli arti, fino ad arrivare anche ad inestetismi cutanei (vedi cellulite). Dal canto suo, la talassoterapia ha un alleato in più contenuto naturalmente nell’acqua marina: lo iodio. Se è indubbio che questo minerale dev’essere ben dosato, è altrettanto vero che lo iodio è un ottimo acceleratore metabolico.
Nella talassoterapia, inoltre, per i loro benefici effetti sulla salute non vanno sottovalutati altri due fattori: clima e posizione geografica. I centri sono situati in zone marine, dove sole e ambiente rilassante fungono da potenti stimolatori di endorfine con un’azione placebo simile su alcune affezioni.
Con mio sommo dispiacere, pur essendo una nazione circondata dal mare, in Italia purtroppo non ci sono centri di talassoterapia ufficiali legati non solo al concetto estetico, ma anche al concetto curativo, e questo è veramente un grosso peccato.
4- Rispetto al passato il concetto di termalismo e gli stessi centri termali sono molto cambiati. Quali sono le caratteristiche dei centri attuali?
Sicuramente si sono evoluti e sono dotati di personale altamente qualificato, grazie alla partecipazione a corsi di formazione continua che hanno permesso l’evoluzione dell’estetista. Molti centri hanno stretto sinergie con la classe medica o scientifica, per cui la cura non è solo esteriore ma anche interiore: modificando lo statuto societario, nei Centri è possibile trovare anche la vendita di integratori o supplementi alimentari che permettono di effettuare una cura anche interna.
Figure come il chirurgo estetico, il dietologo o il naturopata sono diventati attori principali nelle strutture più evolute, offrendo alla cliente un concetto olistico- e non solo esteriore- del trattamento.
Anche le aziende del settore hanno fatto la loro parte, permettendo la crescita del professionista in termini di conoscenza e di metodiche e sviluppando prodotti sempre più innovativi ed efficaci.
Una grande evoluzione c’è stata anche nel comparto strumentale, divenuto tecnicamente e scientificamente più serio e controllato. Le tecnologie di oggi, sapienti mix tra prodotto e macchina, consentono infatti di ottenere strabilianti risultati in termini di efficacia.
5- Tra le caratteristiche dei moderni centri benessere abbiamo citato anche “la preparazione tecnica del personale e la formazione continua”. A questo proposito, che tipo di formazione deve avere un professionista che voglia operare in questo settore?
I corsi attuali di abilitazione professionale non sono più sufficienti a rispondere alle esigenze del mercato. Il professionista deve capire che la conoscenza tecnica scientifica rende in termini di affidabilità professionale ed aumenta la capacità critica nella scelta dei prodotti e dei trattamenti presenti sul mercato.
La formazione, una volta acquisita l ‘abilitazione professionale, dovrebbe essere costante andando ad eliminare qualsiasi non conoscenza. Personalmente, credo molto nel valore dei Master per operatori del settore – professionisti che intendono mettersi in gioco e migliorare la conoscenza in campo tecnico, chimico, fisiologico e biochimico- utili a creare la credibilità necessaria per essere dei professionisti qualificati.
Le immagini presentate nel servizio sono per gentile concessione di QC Terme