Sarà sicuro? In campo cosmetico la questione della sicurezza è così delicata e complessa che abbiamo chiesto “aiuto” ad un’esperta del settore: Mara Alvaro, fondatrice di Cosmesidoc e ICQ.
Sarà sicuro? Come si fa a riconoscere un prodotto sicuro da uno potenzialmente pericoloso? La marca è sinonimo di sicurezza? Queste sono solo alcune delle domande che ruotano attorno alla sicurezza dei cosmetici, una delle questioni più complesse e delicate del mondo cosmetico.
Il tema della sicurezza, infatti, tocca da vicino sia il consumatore finale, per il quale è fondamentale poter riconoscere un prodotto sicuro e di qualità, sia per chi vende i cosmetici, perché coinvolge la sua credibilità e la sua autorevolezza. Per capire, dunque, come si fa a riconoscere un prodotto sicuro e cosa dice la legge in materia, abbiamo chiesto aiuto a Mara Alvaro, Dottoressa in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, specializzata in Scienza e Tecnologia Cosmetiche e Informatore Cosmetico Qualificato, e autrice di questo interessante articolo. La parola, dunque, a Mara.
COSMETICI E SICUREZZA DI MARA ALVARO
Considerato l’uso frequente di cosmetici (solo al mattino se ne usano mediamente dai 5 ai 10) da parte di tutti noi (uomini compresi), viene spontaneo chiedersi se il cosmetico utilizzato è sicuro.
Come da Regolamento Europeo 1223/2009 sui Cosmetici, quest’ ultimi devono essere fabbricati, manipolati, confezionati e venduti in modo tale da non causare danni alla salute delle persone.
Nonostante l’avversione riscontrata in rete verso alcuni componenti dei cosmetici, in commercio non possono essere immessi prodotti poco sicuri o nocivi per la salute del consumatore. Vi chiederete allora perché alcune sostanze sono state accusate di essere cancerogene, pericolose, ecc…
SICUREZZA: COSA ACCADE PRIMA DELL’IMMISSIONE SUL MERCATO
Prima dell’immissione in commercio di un cosmetico, ci sono varie fasi da affrontare con importanti prese di coscienza da parte delle aziende produttrici.
- Durante la fase di progettazione di un cosmetico, questo viene sottoposto a diverse prove tra cui la stabilità chimico-fisica, quella microbiologica per alcuni mesi e a test specifici per verificare la tollerabilità cutanea delle materie prime che compongono il prodotto.
- Vengono eseguite prove su volontari che per un certo periodo di tempo si offrono a testare e valutare il cosmetico.
- Viene redatto e firmato un dossier da parte di un Valutatore della Sicurezza, il quale deve avere una preparazione scientifica idonea per di assicurare l’innocuità del prodotto stesso.
LE SOSTANZE NOCIVE? BANDITE!
Perchè tante sostanze allora vengono demonizzate e accusate di essere nocive? Le sostanze che hanno effettivamente trovato riscontro in queste accuse, sono state eliminate dall’elenco delle materie prime da utilizzare in cosmetica. Inoltre, il formulatore si avvale di un altro elenco da consultare riportante le sostanze da utilizzare entro determinati limiti (ad es. i parabeni).
Le accuse, a volte sono infondate e non sempre derivano da informazioni scientificamente corrette. Accade spesso che le accuse derivino dalla simpatia o meno verso una determinata sostanza, o dal contesto etico in cui é inserita. Ad esempio, i siliconi, sono costantemente discussi specie in un’etica prettamente naturale e bio. Questi, non essendo facilmente smaltibili, non si sposano con concept come bio e sostenibilità.
Gli esempi da riportare sarebbero tanti, tali da condizionare spesso il lavoro di ricerca del formulatore.
Di cosa ci si deve fidare allora? Il consumatore deve prendere visione del fatto che il cosmetico viene studiato, progettato e creato per la bellezza delle persone. Non può danneggiare lo stato di benessere ma può migliorarlo.
Da ricordare che il Ministero della Salute esercita un’attività di Sorveglianza verso i cosmetici e si propone di “verificare e contrastare la vendita e la distribuzione di prodotti cosmetici irregolari, cioè non conformi al Regolamento CE n. 1223/2009” (http://www.salute.gov.it).
Si attua quindi un’attività di Cosmetoviglianza per garantire cosmetici sicuri.
Ci si può dedicare alla bellezza scegliendo consapevolmente il cosmetico più adatto alle proprie esigenze. Qualora emergesse il desiderio di informazione, sarebbe opportuno farlo prendendo in esame fonti autorevoli che siano al passo con la legislazione cosmetica.