Intervista al Dott. Paolo Salentina, medico estetico presso l’Istituto Image di Milano e docente al Master di Medicina Estetica presso l’Università di Pavia.
Medicina Estetica: solo a parlarne già si affollano nella nostra testa domande, curiosità, dubbi: quali sono i trattamenti più richiesti e quanto durano gli effetti? Sarà rischioso? Le nostre domande hanno trovato risposta in questa intervista al Dott. Paolo Salentina, vero esperto del settore e fervente sostenitore della medicina estetica come “medicina del benessere”: una scienza non che fermi il tempo, ma che aiuti le donne ad invecchiare con stile.
Molte donne, ci spiega, si rivolgono alla medicina estetica per ridare freschezza al volto, maggiore luminosità alla pelle, più turgore alle labbra o per sentirsi meglio con se stesse, ma i campi di applicazione dei materiali e delle tecnologie della medicina estetica sono molto più vasti.
Così, oltre a parlarci delle novità del settore, il Dott. Salentina ci racconta il lato più “umano” di questa scienza e ci rivela come alcuni materiali provenienti dalla medicina estetica vengono utilizzati anche per trattare pazienti vittime di traumi, ustioni, nel riempimento di esiti cicatriziali, nella guarigione di piaghe da decubito o nel trattamento della osteoartrosi. Insomma, la medicina estetica è molto di più un “capriccio” per pochi: è l’opportunità di una nuova vita per molti.
1- Oggi quali sono i trattamenti estetici più richiesti?
Negli Stati Uniti e anche nella maggior parte degli stati europei, da anni il botulino si conferma come il trattamento più richiesto e con una crescita continua e costante: negli USA almeno 25 milioni di pazienti si sono sottoposti a questo trattamento e continuano a ripeterlo.
L’Italia, invece, fino a qualche anno fa costituiva un’eccezione: al primo posto l’acido ialuronico e al secondo posto, ma molto distanziato, il botulino.
Si trattava di un’anomalia tipicamente italiana dettata da cattiva informazione e falsi miti che avevano contribuito a creare una diffidenza ingiustificata nei confronti della tossina botulinica.
Posso anticiparvi che i primi dati del 2016 stanno evidenziando un’inversione di tendenza: il botulino in Italia presenta una crescita percentuale unica rispetto agli altri trattamenti di medicina estetica ed è superiore anche a quella di tutti gli altri stati europei. Il botulino, esattamente quanto lo ialuronico, è assolutamente sicuro purchè venga eseguito da medici esperti e preparati.
2- C’è stata un’evoluzione anche nei materiali?
La ricerca e l’evoluzione sono davvero in continuo divenire.
I filler per esempio: un tempo servivano solo per riempire le rughe in modo monodimensionale, oggi invece, grazie alla ricerca, abbiamo a disposizione materiali in grado di dare effetto tensore e di sollevamento ai tessuti, altri in grado di preservare l’idratazione del derma anche nel lungo termine e altri dal forte potere bio-rigenerante.
Va precisato però che è bene affidarsi esclusivamente a materiali di fascia elevata, con una sicurezza dimostrata dai numeri e da lavori scientifici documentati, diffidando invece sempre dei trattamenti “low cost”.
3- Che cosa ne pensa della “pelle artificiale” di cui si parla molto in questi giorni?
La cosiddetta pelle artificiale è un polimero che, a detta dei ricercatori del MIT di Boston che l’hanno progettata, dovrebbe rappresentare una sorta di pellicola in grado di aderire perfettamente alla pelle naturale.
Stando a quanto emerso, attraverso questa pellicola biomedica si potrebbe garantire un effetto di camouflage su alcuni inestetismi, fornire la corretta idratazione dell’epidermide, oltre che somministrare farmaci a rilascio graduale per la cura di molte patologie dermatologiche.
I dubbi principali ancora da chiarire sono, a mio avviso, soprattutto riguardanti la durata dell’effetto ottenuto e i limiti di tollerabilità di tale dispositivo sulla cute.
La grossa innovazione di questi anni è, invece, quella che sfrutta le proprietà delle cellule contenute nella rete vascolo-stromale del tessuto adiposo per aumentare e incentivare la capacità rigenerativa dei tessuti.
La tecnica Lipogems, per esempio, viene utilizzata non solo per ragioni estetiche, ma anche per agevolare la guarigione di una ferita o per riparare con rapidità un tessuto danneggiato e tale tecnologia si rivela quindi consigliata anche nel caso di ustioni e traumi, nel riempimento delle aree cicatriziali, nella guarigione delle piaghe da decubito o nel trattamento dell’osteoartrosi di ginocchio, spalla e anca.
4- Quando, secondo Lei, il mito della “bellezza a tutti i costi” di qualche anno fa è tramontato a favore di una bellezza più “raggiungibile”?
Purtroppo i canoni estetici dettati dalle mode per anni sono sembrati coincidere con una bellezza dalla forma innaturale e stereotipata.
A partire da qualche anno, per fortuna, questo modello sta tramontando a favore della ricerca di naturalezza e risultati moderati. In realtà c’è anche qualcosa di più: la medicina estetica viene finalmente concepita ed intesa nel suo significato più profondo e completo ovvero come “medicina del benessere”.
Essa è capace dunque non solo di cancellare rughe e cedimenti, ma anche di accompagnare le pazienti in un sano percorso di prevenzione o rigenerativo, ritardando così il più possibile i segni dell’etá e permettendo di invecchiare in modo equilibrato… insomma”con stile”.
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